
Altissima tensione a Kiev, in Ucraina. Oggi centinaia di migliaia di persone, nonostante il divieto del governo, si sono riversate per le strade della capitale per protestare contro il presidente Viktor Ianukovich e la sua politica di allontanamento dall’Unione Europea. Da diversi giorni sia a Kiev che in altre città ucraine migliaia di persone stanno manifestando contro la decisione del governo di non firmare un accordo di associazione con la Ue.
Oggi a Kiev fino a quattrocentomila manifestanti sono scesi in strada occupando la via Bankovskaya, dove si trova la sede presidenziale, il municipio di Kiev, la sede del governo e quella sei sindacati; quindi hanno marciato verso Piazza dell’Indipendenza. Alcuni dimostrati hanno anche tentato di abbattere una statua di Lenin. Nel frattempo è stato proclamato lo sciopero generale. Per sgomberare i manifestanti sono intervenute le teste di cuoio che li hanno caricati, colpendoli a manganellate. Come riferisce l’inviato dell’Ansa, sono stati colpiti anche alcuni giornalisti che erano sul posto a cui sono state anche distrutte le telecamere. Negli scontri con le forze dell’ordine sono rimasti feriti circa 50 manifestanti e 100 agenti di polizia. Decine di persone sono state arrestate.
L’agenzia Reuters riporta che durante gli scontri i manifestanti hanno usato un trattore per sfondare le linee di polizia.
L’agenzia Interfax, citata dall’Ansa, riferisce che il presidente Ianukovich ha assicurato che farà tutto il possibile per avvicinare l’Ucraina all’Unione europea. Ianukovich potrebbe dichiarare lo stato di emergenza nel Paese.
Redazione