Svolta sulla legge elettorale, Consulta domani in Camera di consiglio

Gaetano Silvestri con Grasso e Napolitano (foto Presidenza della Repubblica)

Domani mattina, alle 9,30, inizierà la discussione della Corte Costituzionale sulla questione di costituzionalità sollevata sulla legge elettorale. E’ quanto ha stabilito il presidente della Corte, Gaetano Silvestri. La decisione sul ricorso era stata fissata in un primo momento per il 14 gennaio, ma poi i giudici hanno deciso di dare questa imprevista accelerata. A sostenere le ragioni dei ricorrenti il 79enne avvocato Aldo Bozzi.

Secondo Bozzi, che ha esposto oggi alla Consulta i motivi del ricorso, l’attuale legge elettorale “lede il diritto di voto, il diritto di scelta del cittadino è irragionevolmente soppresso”. Stessa posizione espressa da un altro legale ricorrente, Claudio Tani: “Con le liste bloccate si elegge un parlamento per curie politiche, senza possibilità di scelta e violando la Costituzione”. Secondo l’avvocato Felice Carlo Besostri, con un intervento della Corte Costituzionale sul premio di maggioranza e sulle liste bloccate “non c’è il rischio di un vuoto legislativo”. La giornata era iniziata con la relazione del giudice Giuseppe Tesauro, che ha esposto il caso.

Nel ricorso dell’avvocato Bozzi si legge tra l’altro che nelle elezioni politiche svoltesi dopo l’entrata in vigore della legge 270/2005, il suo diritto di voto era stato leso, ma soprattutto che la norma era in contrasto con l’art. 48 della Costituzione, che recita tra l’altro: “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto”.

Redazione online