
La Coldiretti ha promosso una manifestazione al valico del Brennero per difendere i prodotti alimentari italiani dal falso “Made in Italy” di importazione estera e di scarsa qualità. Sono già migliaia gli agricoltori e allevatori che hanno occupato la frontiera con l’Austria, bloccando il traffico in entrata per l’Italia.
La mobilitazione dal titolo “La battaglia di Natale: scegli l’Italia” ha l’obiettivo, fanno sapere dalla Coldiretti, di “difendere l’economia e il lavoro delle campagne dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane”.
Durante la notte sono arrivati al Brennero decine di trattori e pullman con imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia. Questa mattina, sfidando il freddo, i manifestanti si sono schierati lungo la strada e hanno iniziato a fermare i camion per sapere cosa trasportano e dove questi vanno a finire i loro prodotti.
La Coldiretti chiede l’etichettatura obbligatoria a livello europeo per tutti i prodotti alimentari.
Tra i cartelli e gli striscioni portati dai manifestanti si legge: “Basta inganni scegli l’Italia”, “Il falso prosciutto italiano ha fatto perdere il 10% dei posti di lavoro”, “Subito l’etichetta per succhi di frutta, salumi, formaggi e mozzarelle”, “Il falso Made in Italy uccide l’Italia”. Sul posto è stata allestita anche una tenda dove agricoltori e allevatori potranno ripararsi dal freddo e rifocillarsi. Tante sono le specialità e i prodotti tipici portati dai manifestanti da tutta Italia.
Alla manifestazione ha anche preso parte il Ministro dell’Agricoltura dimissionario ma ancora in carica Nunzia De Girolamo: “Occorre insistere specialmente per la tracciabilità, in modo tale da consentire agli agricoltori italiani di essere protetti, soprattutto dobbiamo tutelare i consumatori finali che devono sapere da dove arrivano i prodotti e che cosa mangiano” ha dichiarato la Di Girolamo.
Sul posto anche il presidente del Trentino Alto Adige della Coldiretti, Danilo Merz che in un’intervista rilasciata all’Agi ha annunciato che l’organizzazione sta pensando di progrogare la protesta fino a domani: “Sono arrivati pullman da tutta Italia, Sardegna e Sicilia comprese. Al momento siamo in 1.500 ma altrettanti arriveranno per il turno del pomeriggio, al momento stiamo fermando i tir, in particolare quelli con la cella frigo e quelli con cisterna. Noi non siamo contro l’arrivo della merce dall’estero ma lo scambio deve essere corretto e soprattutto chiediamo correttezza nell’origine dei prodotti. Nel corso delle prossime ore decideremo se proseguire anche oltre alla giornata di domani”.
Redazione