
Il costo del denaro nei 17 Paesi della zona euro resterà al minimo storico di 0,25%, tasso deciso il mese scorso con un taglio a sorpresa; sono confermati anche a 0,75% il tasso sui prestiti marginali e a zero il livello dei depositi overnight. Lo ha reso noto la Bce nel tradizionale bollettino mensile. In conferenza stampa, Mario Draghi ha poi annunciato: “Tassi e inflazione resteranno bassi a lungo”. Nessuna ipotesi inoltre di nuove tasse, sempre secondo quanto affermato dal presidente dell’Eurobanca.
Secondo Draghi le politiche di risanamento dei conti pubblici nell’Eurozona dovrebbero favorire la crescita. Sempre Draghi ha messo in guardia rispetto al fatto che l’andamento dell’inflazione dovrebbe procedere “sotto tono” per “un periodo prolungato”, ma la Bce metterà a disposizione “tutti gli strumenti” necessari di fronte ai rischi per la stabilità. Anche rispetto al taglio del tasso sul costo del denaro la “reazione è stata positiva” anche se “ci vuole tempo per sentire l’effetto delle nostre decisioni”.
Draghi ha commentato anche l’operazione di rivalutazione delle quote bancarie nel capitale della Banca d’Italia, prevista nel decreto Imu: “Sta seguendo la normale prassi. E’ stato trasmesso alle banche centrali nazionali che preparano le proprie opinioni al riguardo. Si tratta della normale procedura. Non so quale sia lo stato preciso della procedura, ma il parere non è stato ancora adottato”.
Redazione online