Legge elettorale, Brunetta: “Ora riassegnare 148 seggi abusivi”

Il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta (Foto: Franco Origlia/Getty Images)

La sentenza della Corte Costituzionale sulla legge elettorale dovrebbe avere un effetto immediato, che secondo quanto afferma Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, è evidente: “Ideputati eletti a Montecitorio (dove ancora non sono state convalidate le elezioni dello scorso febbraio) grazie al premio di maggioranza, sono di fatto decaduti e i seggi assegnati grazie a quel premio, giudicato illegittimo dalla Consulta, dovrebbero essere riassegnati subito tra gli altri gruppi presenti in Parlamento”.

Ha proseguito l’esponente forzista: “I calcoli consentono di ritenere, lasciando perdere il Senato che mi risulta aver già provveduto alla convalida dei suoi membri, che i deputati di sinistra ’abusivi’ sarebbero 148 (da 340 scivolerebbero a 192). Con la redistribuzione dei seggi il centrodestra avrebbe in tutto solo due onorevoli in meno del centrosinistra, situandosi a 190 e guadagnandone dunque 66 rispetto agli attuali 124. Allo stesso tempo il Pd passerebbe ad esempio da 292 deputati a 165, Sel da 37 a 21”.

Brunetta ha poi sottolineato che rispetto alla nuova legge elettorale, “essa dovrebbe venire adottata dal Parlamento nella ’nuova’ composizione a seguito della ridefinizione dell’assegnazione dei seggi o dal governo con un decreto-legge di emergenza limitato a tamponare la situazione in vista dell’elezione di un nuovo Parlamento legittimo cui spetterebbe di riesaminare la Questione”.

In precedenza, l’ex ministro aveva spiegato che “dopo la decisione della Corte costituzionale il Parlamento è delegittimato, e per questa ragione bisogna al più presto cambiare la legge elettorale e ridare la parola agli elettori”. “Tutto il resto è pura demagogia” – ha aggiunto Brunetta – “Con quale senso delle istituzioni pensano di tirare a campare fino al 2015? Con che faccia il presidente del Consiglio, Enrico Letta, verrà in Parlamento la prossima settimana a chiedere la fiducia? Con quale credibilità si potrà parlare di riforme?”.

Nel corso del pomeriggio, Brunetta ha infine insistito: “La Corte costituzionale ha giudicato illegittimo non solo il premio di maggioranza, ma anche le liste bloccate. Sommando le due ‘irregolarità’ riscontrate sull’attuale legge elettorale, il risultato è che tutto il Parlamento è delegittimato. Tutto, nessuno escluso. Quelli che sono stati eletti grazie alle liste bloccate sono delegittimati una volta, quelli che si sono ritrovati a sedere sugli scranni delle Camere grazie al premio di maggioranza sono bis-delegittimati, delegittimati due volte”.

Redazione online