M5S pugno duro alla Camera su illegittimità del Porcellum

L'Aula della Camera dei Deputati (Foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Il Movimento Cinque Stelle, dopo l’occupazione di ieri dell’aula dei Deputati contro il percorso del gasdotto “Trans Adriatic Pipeline”, oggi torna di nuovo alla riscossa alla Camera denunciando la “totale illegittimità” del Parlamento in carica, dopo la decisione della Corte Cositituzionale che ha definito incostituzionali le liste bloccate e il premio di maggioranza contenuti nel legge elettorale “Porcellum”.

I deputati del Movimento di Beppe Grillo hanno gridato “siamo tutti illegittimi” seguendo lo slancio del grillino Angelo Tofalo, che ha accolto gli applausi di sostegno ma anche la contestazione dei deputati delle altre forze politiche.

Non si è fatta attendere la replica del presidente della Camera Laura Boldrini che ha ribadito la leggittimità del Parlamento in carica: “La Camera è pienamente legittima e legittimata ad operare”, ha detto Boldrini.

In un messaggio pubblicato sui social network Tofalo prima dell’arrivo della Boldrini alla Camera aveve scritto: “Li abbiamo circondanti! L’aula doveva iniziare alle 10 ma ancora nulla…stiamo attendendo la Boldrini. C’è un’area surreale! Un silenzio rumorosissimo! Oggi il parlamento incostituzionale ed illegittimo sarà infuocato! Noi lo avevamo sempre detto, siamo entrati qui con la valigia di cartone e non l’abbiamo mai disfatta, pronti a tornare a casa! Che la facciano subito anche loro oppure che si preparino a prendere gli elicotteri! Li abbiamo circondati e forse i topolini lo stanno finalmente realizzando! Oggi più che mai stateci accanto! Le minacce e le aggressioni già avute non ci fanno che pensare il peggio…saremo tranquilli come sempre, diremo tutto in maniera non violenta, siamo super democratici ma non moderati, non fessi! Li abbiamo circondati!”.

Sui media intanto circolano le proiezioni su come sarebbe l’assetto delle forze politiche in Parlamento senza la legge Porcellum. In base alle stime del Fatto Quotidiano il Pd avrebbe quasi la metà dei seggi e il Movimento Cinque Stelle, una rappresentazione maggiore.

Senza il premio di maggioranza alla Camera e quelli regionali al Senato il Pd sarebbe ancora il primo partito con 177 seggi a Montecitorio (contro gli attuali 297) e 94 in Senato (contro gli attuali 110).
M5S invece avrebbe 170 deputati (contro gli attuali 109) e 85 senatori (attualmente ne ha 54). Mentre il Pdl che ha ottenuto alla Camera solo 98 seggi, senza il premio di maggioranza del Porcellum ne avrebbe avuti 135, mentre sarebbe stato penalizzato al Senato con solo 77 seggi contro gli attualii 98.
Gli svantaggi con la legge del Procellum si sono riflessi anche sui partiti minori come Scelta Civica e Lega Nord: la Lega che conta 17 seggi al Senato, senza il Porcellum ne avrebbero avuti 13, mentre alla Camera i 18 deputati attuali sarebbero diventati 29. Scelta Civica dai 19 senatori attuali ne avrebbe 29 mentre alla Camera a fronte dei 39 deputati attuali ne avrebbe avuti 57.

Redazione

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