Il giudice indiano Dharmesh Sharma ha rinviato all’8 gennaio 2014, l’udienza del processo sul caso dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fuculieri accusati nel 2012 di aver ucciso due pescatori indiani.
Il giudice ha esaminato il caso e ascoltato le parti. Latorre e Girone non erano presenti in aula, ma erano rappresentati dai legali dello studio Titus.
Come ricorda iljournal.it, l’udienza che si è tenuta nella “session court” del tribunale di Patiala House a New Delhi era stata richiesta dalla Nia con il proposito di trasferire il caso sotto la giurisdizione di un tribunale competente in casi rilevanti del Codice penale indiano.
I legali dei marò hanno contestato la procedura: tra gli elementi contestati, gli avvocati hanno ribadito al giudice che nella sentenza della Corte Suprema che affidava il caso alla Nia si escludeva esplicitamente il ricorso alla Legge anti pirateria marittima (Sua Act) che prevede anche la pena di morte in caso di omicidio e sulla quale la Nia intendeva spingere il caso.
In merito a ciò, il giudice, che è stato designato per gestire il processo, ha chiesto all’accusa notizie relative ai tempi di consegna dei capi imputazione ricevendo assicurazioni che questo sarà fatto “al massimo entro 15 giorni”, aggiornando l’udienza a Gennaio. Il rapporto della Nia, la polizia investigativa indiana contiene i capi di imputazione per i due Fucilieri di Marina.
Redazione
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