Come dicevamo questa “operazione” è iniziata alcuni mesi or sono. C’erano già stati in passato dei periodi in cui le pagine calavano drasticamente da un momento all’altro. Ma quella di questi giorni è stata la punta dell’iceberg, che potrebbe diventare la strada del non ritorno. Anche perché il management di Facebook non ha mai diramato nessun comunicato ufficiale dove smentisca la volontà che le drastiche diminuzioni di visibilità sono assolutamente volute, per “obbligare” le aziende ad investire per avere click e pubblicità.
Quindi il concetto di cercare un aumento dei guadagni sta alla base del Social Network: le aziende che sono ospitate devono pagare e più pagano e più hanno vantaggi in termini di reach, share e like”.
Due cose sono certe: è vero che molte aziende grazie a Facebook hanno aumentato la loro visibilità e ottenuto dei vantaggi economici. Ma allo stesso tempo è altrettanto vero che lo stesso Social ha tratto un enorme beneficio dal lavoro fatto da tante aziende su contenuti e community nell’arco di questi anni.
Far pagare, cifre anche importanti, significa effettuare una selezione, che non è detto che paghi in termini di qualità. D’ora in poi solo chi potrà permetterselo sborserà cifre importanti per continuare ad avere click e visibilità, ma non è detto che chi ha più soldi automaticamente possiede più qualità. Milioni di piccole imprese (che grazie a FB avevano successo, ma che allo stesso modo portavano click e fan) potrebbero essere strozzate e chiudere definitivamente. E probabilmente molti cominceranno (c’è già chi ha iniziato con buoni risultati) ad utilizzare e cercare altri canali per svolgere il loro lavoro…
Caro Zuckerberg, probabilmente con questa operazione inizialmente ti entreranno soldi in più. Ma inevitabilmente nel medio-lungo periodo perderai in quantità e qualità. E’ così coveniente fare questa mossa…?
Redazione Online