
Il giovane candidato alla Segreteria del Pd e Sindaco di Firenze Matteo Renzi a 48 ore dalla scadenza del congresso del partito ha concluso la sua campagna per le primarie del parti a Torino nella sala gialla del Lingotto e torna a criticare il Governo Letta: “Il governo Letta ha dato un segnale di presenza forte a livello internazionale, il che mi ha colpito. Mi dispiace però il suo aver dato l’idea di rinviare: ci sono delle cose che vanno fatte subito”.
In merito al tema delle primarie, il Sindaco ha ribadito che “sono un referendum per il futuro dell’Italia. E se il Pd ne esce forte, potremo andare dal governo e dirgli queste cose vanno fatte”.
E così Renzi più forte che mai, torna sulla retorica con tono di campagna elettorale: “Se vi va bene la ricetta degli ultimi sei mesi, con Brunetta che guidava le danze, votate pure un altro candidato. Non mi offendo, Ma votare me significare un Pd che non si fa dettare l’agenda dagli altri. Sono molto contento che Prodi abbia detto che va a votare. Perché vorrei che si spingesse il maggior numero di persone a votare alle primarie- ha aggiunto Renzi. Bisogna fare uno sforzo per aumentare la partecipazione”.
“I nostri avversari si chiamano Beppe e Silvio, non Pippo e Gianni”, ha detto Renzi che ha poi ribadito la necessità che il Pd debba prendersi “i voti anche di quegli altri, dobbiamo andare a prendere i voti dei grillini”.
“L’alternativa è secca. Chi pensa che tutto è già deciso sta a casa e si tiene quello che c’è. Chi crede che si possa provarci, dà una possibilità al futuro. Dà una chance alla politica. Un anno fa dopo la sconfitta ci siamo detti che avevamo tempo, entusiasmo, libertà. Siamo ancora più liberi dello scorso anno, siamo ancora più entusiasti dello scorso anno. Solo che abbiamo un pò di tempo in meno. Non sprechiamolo. In ogni caso, dal profondo del cuore, grazie per questo pezzo di strada che abbiamo percorso insieme”, ha poi concluso Renzi invitando ad andare al voto domenica prossima.
In base agli utlimi sondaggi, il Sindaco è ancora in testa: è quanto svela il sondaggio realizzato dall’Istituto demoscopico iXè di Trieste per Agorà (Raitre) che registra una crescita di tre punti per Renzi salendo al 59%, mentre Gianni Cuperlo, perde due punti calando al 21% e Giuseppe Civati sale di un punto posizionandosi al 14%. Come riporta ilpiccolo.gelocal.it, l’indagine ha anche rilevato che la metà degli italiani e il 59% degli elettori del Pd pensano che il governo Letta durerebbe di più se il sindaco di Firenze venisse eletto nuovo segretario del partito.
Redazione