
Un sondaggio promosso dall’associazione che si occupa dei diritti dei lavoratori in Cina, la Sunflower Women Workers Centre, ha rivelato che circa il 70% delle operaie cinesi nelle fabbriche di Guangzhou sono state violentate o molestate e un 15% di queste hanno dovuto lasciare il loro posto, rimanendo disoccupate.
Secondo quanto riportano i media, il sondaggio ha anche evidenziato che il 43% delle intervistate ha detto di soffrire in silenzio mentre il 47% delle lavoratrici è riuscito ad opporsi almeno una volta alle molestie.
Le vittime sono prevalentemente le donne impiegate nelle catene di montaggio: il 32% ha denunciato continui palpeggiamenti da colleghi e capi, il 25% ha ricevuto telefonate oscene mentre al 30% sono state mostrate immagini pornografiche.
Uno scenario tragico amplificato dal fatto che nessuna di queste donne ritiene che i sindacati, associazioni femminili o polizia possano fare qualcosa.
Redazione