Mannoia: “La classe politica porta i giovani ad essere meno colti”

Fiorella Mannoia (Getty images)

La cantante Fiorella Mannoia ha preso parte ad un incontro promosso nell’ambito della terza edizione di Medimex, il salone della musica a Bari.

La Mannoia ha espresso una dura critica nei confronti del panorama politico italiano e giovanile sottolineando che tra i giovani vige “un impoverimento generale del linguaggio” anche a causa di chi amministra il paese che secondo la cantante “è ignorante e non può insegnare nulla”. Per Mannoia la classe politica porta i giovani ad essere “meno colti”.
In merito al mondo giovanile e musicale, Mannoia sottolinea che “addirittura il rap ha abdicato alla sua funzione di denuncia, e ora racconta storie di chi si lascia. Mentre prima parlava dei soprusi del potere, degli emarginati, della strada: trovo che questo sia uno specchio dei tempi.Quando eravamo giovani noi eravamo più colti, leggevamo di più e ascoltavamo più musica”.

Durante l’incontro la Mannoia ha ricordato la sua amicizia con Lucio Dalla al quale ha dedicato l’album tributo “A te”.
“Nel tributo a Dalla ho coinvolto Alessandra Amoroso, per agganciare le nuove generazioni e indurle al pensiero, facendo conoscere loro qualcosa di intramontabile che non segue le mode. Del resto cosa potevamo aspettarci se nel nostro Paese, dove c’è la più alta concentrazione al mondo di arte e cultura, un ministro si è permesso di bestemmiare dicendo che con la cultura non si mangia?”, ha concluso la Mannoia citando l’infelice battuta di Giulio Tremonti.

Redazione