Primarie Lega Nord: oggi la sfida Bossi-Salvini per la segreteria

Bandiere della Lega Nord (CHRISTOPHE SIMON/AFP/Getty Images)

Non solo primarie del Pd. Oggi si tengono le altre primarie, quelle per la segreteria della Lega Nord. Roberto Maroni, eletto segreteria del partito nel luglio del 2012, lascia la carica ad un nuovo successore. A sfidarsi saranno Matteo Salvini, vicesegretario federale e segretario della Lega Lombarda, e il redivivo Umberto Bossi, lo storico fondatore del partito che era finito in disparte per le inchieste che avevano travolto la sua famiglia.

Alle nove di questa mattina aprono i 58 seggi provinciali, concentrati ovviamente al Nord Italia, dove i militanti della Lega iscritti da almeno un anno al partito potranno recarsi per scegliere il loro candidato. gli aventi diritto al voto sono circa 17mila. Il favorito alla segreteria della Lega Nord, è il quarantenne Salvini, piuttosto giovane per i numeri della politica italiana, ma con già un ventennio di carriera politica alle spalle. La candidatura di Salvini è appoggiata da Maroni.

Durante la sua campagna per le primarie, il giovane candidato ha rispolverato i vecchi slogan della Lega, a favore dell’indipendenza della Padania dal resto d’Italia e contro lo Stato centrale, “ladro e corrotto”, e soprattutto contro l’Europa “assassina” e l’euro. Qualora fosse scelto segretario, Salvini ha annunciato che il congresso della Lega Nord, in programma per il 15 e 16 dicembre prossimi a Torino, ratificherà il risultato delle primarie. Al congresso potrebbero partecipare anche alcuni esponenti dei movimenti indipendentisti ed euroscettici d’Europa.

I sostenitori di Bossi comunque non si arrendono alla preannunciata vittoria di Matteo Salvini e promettono battaglia. Già hanno criticato il ricorso alle primarie per gli iscritti per la nomina del nuovo segretario, sostenendo che dallo statuto della Lega non sia previsto. Inoltre sottolineano che l’esito delle primarie non sia vincolante per i delegati. Il regolamento prevede che il segretario del partito sarà eletto se prenderà la maggioranza dei voti dei delegati del Congresso: prima verrà messo ai voti il vincitore delle primarie, se questo non dovesse raggiungere la maggioranza assoluta, sarà messo ai voti il secondo. Tuttavia, mancano indicazioni nel caso in cui nessuno dei due candidati dovesse raggiungere la maggioranza assoluta.

Per quanto riguarda le primarie, questo pomeriggio a partire dalle 18,30 si conosceranno i primi risultati.

Redazione