Tra gli adolescenti e il cibo esiste da sempre un rapporto difficile; una ricerca condotta dall’Unicef coadiuvata dall’Istat, ha rivelato che una percentuale molto consistente di bambini italiani è in forte sovrappeso, ne sono più colpiti i maschi che vivono nelle regioni del sud. Come spesso accade in questi casi, determinante è l’impronta dei genitori sui propri figli. Si è scoperto che un fattore importante è la scarsa cultura delle famiglie, anche le precarie condizioni economiche in cui vivono hanno una grande influenza sull’obesità dei ragazzi.
Un regime alimentare basato su grassi e zuccheri semplici, il poco movimento e le molte ore passate davanti al computer, hanno un impatto devastante sull’ago della bilancia, ma c’è anche un altro fattore che di solito non viene preso in considerazione: il ruolo dei messaggi pubblicitari.
Studiosi del Medical Center dell’Università del Kansas e dell’ Università del Missouri, hanno monitorato adolescenti obesi e con un peso normale, facendoli assistere a spot pubblicitari contenenti cibi spazzatura e pubblicità di prodotti non alimentari. I ragazzi obesi sono più sensibili alla pubblicità contenente junk food, questo è il risultato emerso dai test.
Esistono delle linee guida molto semplici per mantenere il peso ideale nei ragazzi: limitare al minimo zuccheri semplici e grassi saturi, consumare tanta frutta e verdura, proteine di alto valore biologico, una buona dose di omega 3 e attività fisica regolare.
Marco Galluzzi