
Jang Song-thaek, lo zio del leader Kim Jong-un è stato arrestato durante una riunione del Politburo del partito dei lavoratori dopo una decisione che era già stata presa lo scorso 3 dicembre.
La notizia che era trapelata da fonti dei servizi segreti è stata confermata ieri dalle agenzie di stampa del paese.
Due dei suoi più stretti consiglieri sono stati invece uccisi in una esecuzione pubblica.
Secondo quanto riportano i media l’uomo è accusato di abuso di portere, di aver formato una fazione all’interno del partito unico, di aver avuto relazioni “improprie” con diverse donne, e mentre era all’estero per cure mediche, di aver usato droghe e sperperato valuta al casinò.
Jang considerato il secondo uomo forte della Corea del Nord è stato rimosso dai suoi incarichi e privato dei propri titoli per “atti criminali”: Jang, 67 anni, è il marito di Kim Kyong-hui, sorella di Kim Jong-il, padre dell’attuale leader. Jang ha svolto un ruolo strategico per la guida del paese sostenendo Kim Jong-un quando nel mese di dicembre 2011 è salito al potere a seguito della morte del padre.
E’ stato anche vicepresidente della commissione nazionale di difesa. Secondo le agenzie Nordcoreane, “Yangfaceva finta di appoggiare il partito e il leader, ma era coinvolto in attività doppiogiochiste”.
Redazione