
Intervenendo nel corso di un convegno a Milano, al quale era presente anche il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha sottolineato: “Fermarsi a guardare la pagliuzza delle differenze rispetto alla grandezza globale è pura miopia che può far vincere una singola campagna elettorale ma alla fine costruire solo macerie”. Ha ribadito poi Letta: “Fermarsi a guardare la pagliuzza della differenza tra noi e la Germania, tra il Portogallo e la Slovenia è pura miopia che può servire a far vincere una singola campagna elettorale ma costruirà solo macerie”.
Il premier ha poi sottolineato come quella per l’unità europea sia “una sfida politica straordinariamente coinvolgente”, aggiungendo: “La prossima campagna elettorale europea ci farà capire quale impostazione si vuole, se c’è un sogno condiviso per l’Europa tra dieci anni”. Sul ruolo del nostro Paese, Letta non ha dubbi: “L’Italia sarà un paese all’avanguardia per i prossimi dieci anni”. Il discorso del presidente del Consiglio prova a chiarire: “Tutti dobbiamo renderci conto che dobbiamo essere uniti, capendo che è più quello che ci unisce che quello che ci divide”.
Sull’unione bancaria, Letta ha evidenziato: “Non evoca un sogno, ma so che se ci fosse stata non saremmo caduti in quattro o cinque anni di avvitamento nella crisi e nella perdita drammatica di posti di lavoro”. Il premier ha messo in chiaro anche l’importanza della battaglia “culturale e politica” che si sta conducendo per l’Europa: “Questa battaglia dobbiamo farla per l’Europa, che servirà ai nostri figli”.
Nel suo intervento, Barroso ha sottolineato: “L’Europa che vogliamo, il sogno che vogliamo è di un’Europa che non sia tecnocratica o burocratica, ma che sia democratica. L’Europa può dare ai paesi il peso necessario per contare a livello globale, soprattutto per promuovere i nostri valori”. Nel discorso del presidente della Commissione Europea anche un riferimento alla situazione in Ucraina: “Stanno combattendo per il loro futuro e non solo perché l’Europa è la terra delle opportunità. Al presidente Yanukovich, ho detto di evitare gli scontri per la strada e che le forze dell’ordine colpiscano i manifestanti”.
Redazione online