
E’ giunto all’ottava edizione il calendario dei “Santi laici”, una delle iniziative editoriali più note lanciate dal leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, in collaborazione con il disegnatore Massimo Della Bona, in arte ‘The Hand’. Il blogger genovese ha così lanciato l’iniziativa: “E’ qualche anno ormai che viene pubblicato questo calendario che onora le vittime di uno Stato assente e cialtrone. Mi chiedo sempre più spesso chi “glielo ha fatto fare” a Borsellino di farsi saltare in aria in via D’Amelio. Lui sapeva del tritolo arrivato dal continente. Tritolo uscito dagli arsenali militari. Sapeva della trattativa Stato-mafia”.
“Chi ‘te lo fa fare’ di lasciare la tua famiglia senza un sostegno, privata per sempre di un marito e di un padre, e vedere glorificati politici come lo ‘statista’ Andreotti pluri presidente del Consiglio, di cui Enrico Letta è un ammiratore, che di Ambrosoli disse ‘che se l’era cercata’?” – ha commentato ancora Grillo – “Gli eroi non piacciono agli italiani, gli ricordano la loro indifferenza, la loro frequente vigliaccheria nei confronti del Potere. Vivi e lascia vivere, mio nonno è morto a cent’anni perché si faceva i cazzi suoi. I nostri eroi, troppi, sono per ora morti invano, celebrati nelle ricorrenze. In prima fila sempre i collusi, gli omertosi e i politici”.
Ha concluso il leader M5S: “Alla domanda ‘chi glielo ha fatto fare?’ io non trovo risposte, ammiro il loro coraggio, la loro indipendenza, la loro determinazione, lo spirito civico, ma forse per questo popolo non ne valeva la pena”. Nella prima edizione del calendario apparivano Piersanti Mattarella, Vittorio Bachelet, le vittime della strage di Via Fani, Pio La Torre, Giovanni Falcone e altri. Per ogni giorno dell’anno, sono segnalati esponenti della società civile, militanti politici, magistrati, forze dell’ordine, morti in eventi violenti.
I personaggi del mese sono quest’anno, nell’ordine: il sindacalista ucciso dalle Br Guido Rossa; il politico fiorentino Lando Conti, anch’egli vittima del terrorismo “rosso”; l’agente di polizia ucciso dalla mafia Emanuele Piazza; un altro politico ucciso dalle Br, Roberto Ruffilli; il primo magistrato ucciso dalla mafia, Pietro Scaglione; i carabinieri vittime della strage di Cima Vallona; Vittorio Occorsio, magistrato ucciso dall’estrema destra; il giornalista assassinato in Iraq, Enzo Baldoni; il “giudice ragazzino” Rosario Livatino, ucciso dalla stidda agrigentina; Giovanni Spampinato, giornalista ucciso per le sue inchieste su mafia e destra eversiva; le vittime della strage camorrista di Via Ponticelli; l’agente di custodia Giuseppe Montalto, ucciso dalla mafia.
Redazione online
Guarda il pdf del calendario 2014