D’Alema si tira fuori: “E’ il momento di un’altra generazione”.

Massimo D'Alema (Getty Images)

La notizia farà sicuramente discutere: in poche frasi, riferite all’agenzia di stampa Ansa, l’ex presidente Ds e principale sostenitore nella corsa per la segreteria Pd di Gianni Cuperlo, Massimo D’Alema, ha deciso di defilarsi dall’agone politico, sottolineando: “La battaglia politica si fa quando c’è il congresso. Ognuno è libero di esprimere la sua opinione ma non io non parteciperò ad una dialettica legittima che ora ha altri protagonisti di un’altra generazione”.

Sui rapporti con Cuperlo, l’ex premier ha aggiunto: “Non ho il compito di dargli direttive. Ho fatto una battaglia congressuale a suo sostegno perché lo ritenevo il migliore candidato possibile, prendo atto del risultato. Ma non ho intenzione di animare correnti”. D’Alema ha proseguito nel suo ragionamento: “Sarebbe ridicolo da parte mia avere il compito di dare a Cuperlo direttive o imporre divieti. Su questa vicenda non ho espresso neppure pareri, Cuperlo è passato a trovarmi ieri sera dopo aver incontrato Renzi e non prima, come impropriamente scritto. Non entro in questo genere di questioni e non ho intenzione di animare correnti, partecipare a riunioni e prendere decisioni”.

D’Alema, che è presidente della fondazione Italianieuropei, ha spiegato ancora: “Io mi occupo di altre cose e non voglio essere tirato in mezzo ad una dialettica che ha altri protagonisti di un’altra generazione che, come è giusto che sia, sono chiamati a certe responsabilità”. Non sembra disposto a un passo indietro nell’impegno verso il partito, invece, l’ex segretario Pierluigi Bersani: “Va benissimo il rinnovamento ma serve anche l’esperienza. Renzi deve ricordare che se tutti sono qua è perchè qualcuno ci ha preceduto e ha reso possibile tutto questo portando la fiaccola”.

Redazione online