
La protesta “Fermiamo l’Italia” promossa dal movimento dei Forconi alla quale hanno aderito piccoli imprenditori, tassisti, piccoli commercianti e un sindacato degli autotrasporti contro l’aumento delle tasse è proseguita per tutta la giornata di ieri: in totale si sono contati 117 presidi in 110 città e paesi.
E ancora oggi si attendono mobilitazioni e contestazioni da nord a Sud:”Oggi decideremo come portare avanti la nostra mobilitazione. Se i politici non andranno a casa e domani sarà votata la fiducia al governo Letta, ci sarà un’azione eclatante non violenta a Roma e forse in altre città: non ci arrendiamo”, ha annunciato uno dei coordinatori del movimento Danilo Calvani, che guida la protesta del movimento dei Forconi a Torino.
I presidi stanno proseguendo e già questa mattina si segnalano dei blocchi stradali a Vicenza e Padova. Sempre al Nord, tra Genova e Ventimiglia l’autostrada è stata chiusa per via dei presidi. Mentre si segnalano anche blocchi all’altezza di Modena.
Al Sud, i presidi stanno già provocando dei rallentamenti a Foggia Sud sulla statale Adriatica ma anche verso Bari. A Catania invece la situazione è al momento calma e non si segnalano particolari blocchi ai caselli o rallentamenti del traffico.
Ad Imperia un gruppo di manifestanti ha bloccato l’accesso allo svincolo di Imperia Est dell’Autostrada dei Fiori. Sono stati anche occupati i binari della stazione di Oneglia-Imperia e della linea internazionale Genova-Ventimiglia.
A Genova, infine, i manifestanti si stanno concentrando in zona Corvetto ed è possibile un nuovo corteo nelle vie della città.
Traffico bloccato anche a Savona dov’è stato di nuovo occupato il presidio sulla via Aurelia, nei pressi della Torretta.
Disagi riscontrati anche a Bergamo dove i manifestanti si sono raggruppati lungo la provinciale Padana Superiore a Treviglio e allo svincolo per l’aeroporto di Orio al Serio lungo l’Asse interurbano di Bergamo.
Ad Arezzo TrasportUnito e il comitato “partite iva” si sono dati appuntamento questa mattina davanti alla stazione per sensibilizzare la popolazione e infine a Milano si attende oggi un corteo di trattori che partirà dall’Idroscalo per dirigersi verso il centro della Città.
Come riporta Repubblica.it prosegue il presidio nella zona Ostiense a Roma.
A Torino, nel capoluogo e nella provincia ci saranno anche oggi rallentamenti del traffico, con presidi anche sulla tangenziale e fuori Torino. In città, i mercati resteranno chiusi. La tensione tuttavia resta alta: nella notte un gruppo di manifestanti ha cercato di impedire l’uscita di tre camion dal Caat di Orbassano (i mercati generali). Un altro gruppo con i trattori ha bloccato parzialmente l’uscita di Avigliana est dell’autostrada Torino Bardonecchia.
In città, una cinquantina di manifestanti presidiano piazza Derna e altrettanti piazza Pitagora provocando rallentamenti alla circolazione, mentre un terzo presidio è rimasto davanti alla Regione Piemonte in piazza Castello e un altro gruppo ha bloccato invece piazza Statuto.
I commercianti sono stati costretti ad abbassare le serrande dei negozi.
I blocchi e i presidi di oggi non sono stati autorizzati e la polizia è dovuta intervenire in piazza Derna: 7 persone sono state portate in Questura, mentre una trentina di persone sono state identificate e segnalate all’Autorità giudiziaria.
BILANCIO PRIMA GIORNATA DI PROTESTA
A Torino si sono registrati ieri i maggiori momenti di tensione e scontri con le forze dell’ordine: a Torino le stazioni di Porta Nuova e Porta Susa sono state occupate e i manifestanti sono riusciti a bloccare per un’ora e mezza il transito dei treni.
In piazza Castello, davanti alla sede della Regione Piemonte ma anche davanti a quella del comune ci sono stati tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine.
Davanti alla sede della Regione centinaia di giovani appartenenti a tifoserie hanno aizzato la piazza dando vita ad una vera e propria guerriglia urbana con lancio di bombe-carta, sassi, bottiglie, tanto che le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa e maschere antigas, sono state costrette a lanciare lacrimogeni per disperdere la folla.
Una giornata carica di tensioni anche nei riguardi della stampa: sono state assaltate posizioni televisive davanti alle sedi di Equitalia e Inps. Ad un certo momento però, gli agenti si sono tolti i caschi e hanno applaudito la folla: un gesto che ha alimentato la polemica. Tuttavia la Questura con una nota ha reso noto che si trattava di un “comportamento da considerare ordinario, correlato con il venir meno della tensione e delle esigenze di ordine pubblico”.
Il bilancio della giornata a Torino ha registrato quattordici feriti tra le forze dell’ordine, decine di vetrine danneggiate, un fotografo malmenato e derubato della sua macchina fotografica e un manifestante fermato.
Ma la protesta ha anche riguardato altre città: Napoli, Genova (dove sono state bloccate la stazione di Brignole e la soprelevata), ma senza degenerare negli scontri di Torino. Milano circa duecento persone hanno dato vita a un corteo spontaneo per le vie del centro. Il gruppo, formato da studenti, appartenenti ai centri sociali e antagonisti, si è riunito per dimostrare solidarietà al movimento dei forconi.
PER REGIONI:
VENETO– Disagi ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona).
I manifestanti nell’arco delle giornata hanno poi messo di traverso i loro mezzi pesanti nei pressi dei caselli autostradali bloccando di fatto la circolazione con grandi disagi al traffico anche sulla rete stradale ordinaria.
E’ stata bloccata anche la tangenziale di Vicenza che corre parallela alla A4.
LIGURIA– A Genova, centinaia di manifestanti partiti da piazza De Ferrari hanno raggiunto via Fiume, davanti al palazzo dell’Agenzia delle Entrate di Genova: una protesta alla quale hanno aderito non solo il movimento dei forconi, ma anche studenti, disoccupati e operai.
Solo nel tardo pomeriggio di ieri i manifestanti hanno sbloccato il traffico in zona Foce ma anche le stazioni: l’accesso alla sopraelevata e il passaggio in via Brigate Partigiane e i binari di stazione Brignole.
E’ stata anche bloccata la stazione di Imperia, mentre si sono registrati rallentamenti al casello autostradale di Bolzaneto e agli accessi al varco portuale di San Benigno.
TOSCANA– I presidi hanno bloccato per alcune ore il traffico a Firenze, bloccando i viali di circonvallazione. Mentre 200 persone hanno sfilato per la città distribuendo volantini, creando disagio nella zona della Fortezza da Basso.
LAZIO– 500 persone si sono radunata a Roma nel piazzale dei Partigiani, sull’Ostiense. Nel primo pomeriggio si sono registrati alcuni momenti di tensione quando nell’ambito di una iniziativa di solidarietà al Comitato Agricoltori Riuniti e ai movimenti per la casa, sono stati lanciati petardi e fumogeni nei pressi della sede della Regione Lazio.
Il bilancio registra l’arresto di 11 persone.
PUGLIA– I presidi hanno provocato forti rallentamenti al traffico: 150 persone e una decina di automezzi sono presenti sulla provinciale 231 a Corato, 80-100 persone sulla tangenziale di Bari, tra Carrassi e Poggiofranco, mentre una quarantina di manifestanti provocano disagi sulla statale 16 nei pressi di Carapelle (Foggia). Rimosso in serata il blocco al traffico ferroviario ad Andria.
Redazione
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