Parlamento Ue rigetta emendamento per bando pesca a strascico in acque profonde

Il palazzo del Parlamento Europeo a Starsburgo (Getty Images)

Il Parlamento Ue ha respinto oggi un emendamento con il quale era stato chiesto di proibire entro due anni la pesca a strascico in acque profonde, ossia tra i 600 e 1.500 metri di profondità. La misura è stata bocciata con 342 no, 326 sì e 19 astensioni.

La proposta era stata presentata dai partiti dei verdi, da una parte dei socialisti, tra cui il Pd e dalla sinistra unitaria.
“Il Parlamento Ue ha perso un’occasione per difendere gli stock ittici, oggi ha vinto la lobby dell’industria”, ha commentato Guido Milana della delegazione del Pd e vicepresidente Commissione pesca del Parlamento Ue.

Secondo quanto riporta l’Ansa, contro l’abolizione della pesca in acque profonde, si sono schierati soprattutto Francia, Spagna e Portogallo.

Per gli ambientalisti i danni provocati ai fondali marini da un anno di pesca a strascico è stimata pari a 535-833 volte maggiore di quella con i palamiti.

Al momento la norma rimane in vigore nell’ambito di un compromesso raggiunto dalla Commissione pesca dell’Eurocamera lo scorso 4 novembre che prevede una valutazione dell’impatto entro 4 anni.
Se tra 4 anni la Commissione Ue valuterà che “le specie ittiche sono sfruttate oltre i livelli di rendimento massimo sostenibile”, si potrà procedere a “far scadere i permessi di pesca per l’acqua profonda”.

Redazione