
Si chiama Cipriano Chianese, il sessantaduenne imprenditore attivo all’interno del settore di trasporto e smaltimento dei rifiuti arrestato oggi dalla Direzione italiana antimafia in Campania. L’uomo, che le indagini dicono essere collegato al clan camorristico dei Casalesi, avrebbe illecitamente estorto le quote e la gestione dell’azienda Mary Trans per affidarne la guida al fratello, Francesco.
L’accusa che, dopo l’arresto per provvedimento di custodia cautelare, pesa su Chianese è quella di estorsione. Assieme a lui è stato messo in manette anche il collaboratore Carlo Verde.
L’arresto dell’imprenditore si somma ad un rinvio a giudizio che Chianese dovette affrontare negli anni Novanta. In quella sede era imputato per disastro ambientale e per avvelenamento. Nel corso di quest’anno, ad aprile, la magistratura del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha sequestrato beni di sua proprietà per 82 milioni di euro.
Chianese è conosciuto per essere uno dei vari presunti responsabili della tragica condizione che assilla la cosiddetta Terra dei Fuochi.
Redazione online