
I poliziotti della Guardia speciale stanno chiudendo parte del centro di Kiev dove è collocato il Municipio della città presidiato da dieci giorni dai manifestanti che stanno protestando contro le scelte del Governo che non ha sottoscritto un accordo di associazione e di libero scambio con l’Unione Europea.
Secondo l’inviato di Rainews con molte probabilità gli agenti tenteranno di sgomberare la piazza questa notte.
Intanto il presidente ucraino, Viktor Ianukovich ha dichiarato che gli appelli alla rivoluzione sono “una minaccia alla sicurezza nazionale” nell’ambito di un incontro con i suoi predecessori Leonid Kravchuk, Leonid Kuchma e Viktor Iushenko.
Il presidente, in diretta televisiva, ha anche annunciato che una delegazione ucraina potrebbe partire a breve a Bruxelles con lo scopo di riattivare i negoziati per un Accordo di associazione: “Con ogni probabilità la nostra delegazione sarà domani a Bruxelles, diretta dal vice premier Arbuzov”, ha detto Yanukovich sottolineando che al momento per quanto riguarda i negoziati con Mosca, “non possiamo parlare di futuro senza parlare del rilancio delle relazioni commerciali con la Russia”.
Stando a quanto riporta l’Ansa, sul tavolo delle trattative con Mosca resta l’accordo con il quale rivedere il prezzo del gas pagato.
Sul fronte russo, la Duma ha invitato invece i politici occidentali a “smettere di esercitare pressioni esterne sulla politica dell’Ucraina” richiamando l’opposizione in Ucraina a rispettare la legge. E’ quanto trapela da una risoluzione adottata oggi dalla Camera bassa del parlamento di Mosca sulla situazione in Ucraina: nel documento il parlamento russo ha evidenziato il ruolo “distruttivo” di alcuni politici occidentali che incitano apertamente i manifestanti a sollevarsi contro il governo di un «paese fraterno» e partner strategico della Russia.
“Particolari preoccupazioni sono sollevate dall’interferenza aperta di statisti stranieri negli affari interni dell’Ucraina sovrana, che contraddice tutte le norme internazionali”, viene scritto nel documento nel quale la Camera Bassa conclude invitando le “forze di opposizione di tornare nel campo costituzionale, interrompere le azioni illegali, e risolvere tutti i problemi del Paese in stretta conformità con la legislazione nazionale”.
Il Capo della diplomazia Ue Catherine Ashton che si recherà a Kiev ha espresso preoccupazioni su “seri rischi di un deragliamento della crisi” e si è appellata alle autoritè ucraine “ad astenersi dall’uso ulteriore della forza e a lasciare il campo a una soluzione negoziata”.
Redazione
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