
Maggioranza di centrosinistra spaccata in Emilia Romagna sul tema dei diritti civili e delle coppie gay; due emendamenti proposti dal consigliere regionale Franco Grillini, esponente storico dell’Arcigay, chiedevano infatti che fosse specificato che hanno diritto all’assegnazione degli alloggi anche i conviventi dello stesso sesso e le coppie gay sposate all’estero dello stesso sesso. La proposta è stata bocciata a causa dell’astensione in blocco del Partito Democratico.
A favore della proposta, avevano votato Sel, Idv, e gli indipendenti Franco Grillini e Giovanni Favia, ex M5S. Il centrodestra e l’Udc hanno invece votato in blocco in maniera compatta. Determinante nella scelta del Pd la presa di posizione contraria di tre consiglieri di area renziana, Giuseppe Paruolo, Damiano Zoffoli e Beppe Pagani. Irritato per l’esito del voto Franco Grillini: “La legge regionale già tutelava i conviventi more uxorio, cioè le coppie non sposate che convivono come se fossero come marito e moglie. Ma uxor in latino significa moglie. E quindi, applicando alla lettera la legge, qualcuno potrebbe impugnare la legge sostenendo che le coppie gay non rientrano nella definizione di more uxorio”.
Gli ha replicato la capogruppo Pd in Regione, Anna Pariani: “Trovo importante che la maggioranza in Emilia-Romagna condivida l’idea politica che i diritti sociali delle persone non possono essere messi in discussione dalla forma di famiglia che ognuno sceglie. E questo è un punto avanzato già presente in questa legge, che è quindi in grado di cogliere le indicazioni della Corte europea e della nostra Corte costituzionale; c’è chi lavora concretamente per i diritti personali e chi invece vuole piantare bandierine. Qui non serve piantare bandierine, perché c’è già un bandierone che copre i diritti sociali delle persone in Emilia-Romagna”.
Redazione online