
Si sono registrati nuovi scontri a Kiev dove le guardie delle forze speciali Berkut sono intervenute per sgomberare i manifestanti che da due settimana hanno occupato la piazza Maidan.
Secondo quanto riportano i media al momento non si hanno notizie sul numero esatto di persone fermate: la polizia ha smontato le barricate costruite in piazza Maidan e si è opposta a chi cercava di difendere le proprie postazioni.
I dimostranti hanno resistito per ore cantando l’inno nazionale e inneggiando “Vergogna! Vergogna!” e “Resisteremo!”.
Come riporta corriere.it, alcuni dimostranti e agenti sono rimasti feriti nei disordini. Ma nel caos delle tensioni alcuni agenti hanno anche aiutato gli attivisti feriti ad alzarsi. Alcuni si sono registrati anche tra poliziotti e deputati dell’opposizione: uno dei deputati si sarebbe anche sdraiato per terra sulla neve cercando di bloccare un veicolo che avanzava sull’accampamento.
Di fronte al caos, la polizia ha reso noto che le forze dell’ordine hanno voluto sgomberare solo le strade che portano in piazza Indipendenza, ma non di rimuovere il principale accampamento.
Ieri il presidente ucraino Viktor Yanukovich ha annunciato di voler ristabilire un dialogo con l’Unione Europea, ma i manifestanti hanno deciso di portare avanti ad oltranza il presidio e già da questa mattina sono tornati in piazza Maidan e anche se le forze speciali stanno controllando la zona, il numero di manifestanti continua ad aumentare. L’opposizione ha annunciato che porterà “milioni di persone in piazza”.
Secondo quanto riporta Tmnews, intanto, il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU) e il servizio di migrazione dello Stato (SMS) sono in procinto ad espellere i giornalisti georgiani che coprono le proteste in quanto sottolineano le istituzioni ucraine, “sono sospettati di coinvolgimento” e quindi “soggetti a una serie di articoli del codice penale”.
Ma questa mattina è giunta anche una pesante condanna da parte degli Stati Uniti contro il governo che ha impiegato la forza contro i manifestanti: il segretario di Stato americano John Kerry ha detto che “la decisione delle autorità ucraine di rispondere alla manifestazione pacifica in Piazza Maidan (Piazza Indipendenza) a Kiev con la polizia antisommossa, ruspe e manganelli” non ha rispettato “i diritti democratici e la dignità umana”.
“Questa risposta non è né accettabile né un bene per la democrazia”, ha aggiunto Kerry.
Redazione
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