
Si è svegliato di buon’ora oggi il neo-segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. Nella giornata della fiducia al governo di Enrico Letta, il sindaco di Firenze ha organizzato all’alba il primo vertice di segreteria ed ha riunito tutti e dodici i suoi collaboratori nella sede capitolina del Pd. L’inizio della riunione era fissato per le 7.30, ma il portone dell’edificio di largo del Nazareno risultava aperto già dalle 6:45 e, a partire dalle 7:00, sono iniziati ad arrivare i “ministri” della squadra renziana.
Visibilmente stanchi, i politici hanno varcato la soglia nella convinzione che la situazione richiede dedizione e, di certo, concede poco spazio al riposo. Ieri, infatti, gli stessi collaboratori del segretario non sono tornati a casa prima delle 23:00 perché hanno partecipato al plenum dei parlamentari. Ma d’ora in avanti questa sarà la norma, ha fatto loro sapere il sindaco. Renzi, dal canto suo, è arrivato alle 7:18, accompagnato da Luca Lotti e, prima di entrare, non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.
Dopo un’ora e mezza di meeting la riunione è stata sciolta e i 12 della segreteria si sono recati di fretta in Parlamento, dove stava per iniziare il voto di fiducia ad Enrico Letta.
Poche le informazioni attualmente trapelate dalla riunione. Uno dei temi trattati, tuttavia, è quello della presidenza del Pd e su questo punto l’idea della segreteria è quella di affidare a Gianni Cuperlo o a Giuseppe Civati, gli sfidanti delle primarie, l’incarico.
Redazione online