
Nel bel mezzo del caos della protesta dei Forconi, a Milano un gruppo di cittadini ha promosso un sit-in di solidarietà al Pm Nino Di Matteo davanti all’aula bunker di Milano, in via Ucelli di Nemi, dove oggi si tiene un’udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia.
L’udienza è stata trasferita nel capoluogo lombardo per sentire la testimonianza del pentito Giovanni Brusca, un membro di Cosa nostra, condannato per oltre un centinaio di omicidi, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Secondo le indagini, Brusca ha ricoperto un ruolo fondamentale nella strage di Capaci.
I manifestanti esibiscono lo striscione con scritto “Milano sta con Di Matteo” in segno di sostegno al Pm, vittima di minacce ripetute e di intimidazioni del boss Totò Riina, per cui non potrà partecipare all’udienza di oggi a Milano.
Come ricorda il fattoquotidiano la minaccia che ha fatto vacillare il sistema di sicurezza sarebbe stata una frase intercettata dagli investigatori: “Sempre al processo deve venire” avrebbe detto Riina al detenuto Alberto Lorusso che gli riferiva di avere letto di un progetto di trasferire Di Matteo in una località segreta per motivi di sicurezza.
Una situazione delicata tanto che il ministro dell’Interno Angelino Alfano avrebbe convocato il capo della polizia Alessandro Pansa e i procuratori di Palermo e Caltanissetta Francesco Messineo e Sergio Lari.
Redazione
LEGGI ANCHE:
Nuove minacce di Riina al pm Di Matteo: “Cosa Nostra non dimentica”
Di Matteo impavido risponde a Riina: “Continuo a fare il mio lavoro”
Processo Stato Mafia, Riina minaccia pm Di Matteo: “Deve morire”