
Gigi Datome è sbarcato in Nba la scorsa estate, dopo essere stato eletto miglior giocatore del campionato italiano lo scorso anno. Il problema è che il nostro portacolori sta faticando e ha perso il posto in squadra e pure nelle rotazioni del mister. Il ragazzo sardo d’adozione ha parlato in un’intervista col Corriere dello Sport. Ecco le sue parole: ”E’ vero, all’inizio ho avuto un po’ spazio, ora sono uscito o quasi dalle rotazioni. Però avverto la fiducia dei dirigenti e dell’allenatore. Maurice Cheeks mi parla di continuo, mi stimola, consiglia. E tutti mi dicono di pazientare, che il mio momento arriverà. Io aspetto e lavoro. E proprio per questo ho voluto firmare un contratto biennale. Con uno solo, sarei forse finito sul mercato senza aver potuto mostrare nulla. Se l’Nba il primo anno sia una sorta di tirocinio, pure psicologico? Qualcuno me l’ha detto, pure tra i giocatori. Vogliono vedere come reagisci, se non ti abbatti, se continui a lavorare. Di certo io non mollo. L’avevo detto anche alla mia presentazione, nelle difficoltà in carriera ho sempre reagito e trovato motivazione per crescere. Il campo è più grande e sei hai un passo teorico in più di libertà per tirare, in difesa devi farne uno in più per recuperare. Poi c’è meno tempo per preparare le partite. E’ notevole la capacità di comprensione e adattamento dei giocatori. Magari in un time out i coach ti disegnano una roba mai provata”.
Marco Orrù