
Il sottosegretario americano John Kerry, ieri, ha fortemente criticato l’uso della forza da parte delle autorità ucraine nello sgomberare i manifestanti da piazza Maidan e che da due settimane stanno protestando contro il mancato accordo di associazione e libero scambio con l’Unione Europa.
Mentre la notte a Kiev si è svolta in tutta tranquilità con migliaia di manifestanti che sono tornati a presidiare piazza Maidan, questa mattina, la posizione degli Stati Uniti si sta orientando verso delle sanzioni da applicare nei riguardi dell’Ucraina. E’ quanto ha annunciato John Earnst, portavoce del Dipartimento di Stato americano, che ha detto che gli Usa stanno valutando “tutte le opzioni politiche possibili, compresa quella delle sanzioni” sottolineando che “la risposta alle proteste pacifiche è inaccettabile in uno Stato democratico”.
Earnst ha poi concluso affermando che “il presidente ucraino e la leadership del Paese dovrebbero ascoltare la voce del popolo”.
Ieri, il ministro della Difesa dell’Ucraina, Pavlo Lebedev ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della difesa Usa Chuck Hagel, confermando che non sarà impiegato l’esercito contro i manifestanti.
Sul caso è interventua anche l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea, Catherine Ashton che ieri si è recata a Kiev dove ha incontrato
l’assistente del segretario di Stato americano, Victoria Nuland, i manifestanti e alcuni rappresentanti del governo ucraino che hanno ribadito le loro intenzioni di risolvere pacificamente la questione.
“Penso che Kiev debba firmare al più presto perché questo trattato è nell’interesse dell’Ucraina. Il presidente Ianukovich ha espresso il suo impegno in tal senso e io riferirò il suo messaggio. Ho detto chiaro e tondo che non è questo il modo di procedere. Ci aspettiamo che il governo apra un dialogo franco con le persone che rivendicano il loro diritto di radunarsi per manifestare pacificamente”, ha detto la Ashton al termine dell’incontro.
Dopo l’apertura del presidente ucraino ad un dialogo con l’Ue per riprendere le trattative, oggi a Bruxelles, il vice premier ucraino incontrerà il commissario all’Allargamento Fuhle per un nuovo tentativo di mediazione.
Redazione
LEGGI ANCHE:
Kiev, sgomberi e scontri durante la notte. Arriva la condanna degli Usa