Corea del Nord: giustiziato Jang Song-Thaek, lo zio del leader Kim

Annuncio televisivo rimozione di Jang Song-thaek (Getty images)

Lo zio del leader della Corea del Nord, Jang Song-Thaek arrestato lo scorso 3 dicembre dopo essere stato espuslo dal Politburo, è stato condannato a morte dal tribunale speciale militare e giusitiziato.

Lo scorsa settimana due dei suoi più stretti consiglieri erano stati uccisi in una esecuzione pubblica.

Secondo la KCNA, l’agenzia stampa del paese, Jang si era reso colpevole di un “crimine così orrendo come quello di aver tentato di rovesciare lo Stato con ogni sorta di intrighi e di metodi spregevoli, con l’ambizione frenetica di impadronirsi del potere supremo del nostro partito e del nostro Stato”.
Oltre all’accusa di tradimento, per cui sui media coreani lo hanno definito “un traditore di tutte le età, peggio di un cane”, Jang era stato accusato di abuso di potere.

L’uomo era il marito della sorella di Kim Jong-il, il padre di Kim Jong-un, l’attuale leader nordcoreano che ha sempre sostenuto fin dalla sua ascesa al potere dopo la morte del padre nel 2011 affiancandolo al governo del paese ricoprendo la carica di vicepresidente della Commissione di difesa nazionale, l’organo più importante del paese.
Secondo quanto riportano i media, questa purga è considerata la più importante di una serie di epurazioni messe in atto da quando Kim Jong-un è succeduto al padre.
Secondo quanto riporta il Guardian, Adam Cathcart, un esperto della politica Nordcoreana ha sottolineato che in questi ultimi tempi “Kim ha apportato modifiche radicali nella gerarchia in Corea del Nord, cambiando ripetutamente i vertici militari e rimuovendo membri civili. Ma l’esecuzione di Jang è senza precedenti perché i membri della famiglia sono normalmente trattati con maggiore indulgenza”.

Redazione

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