
La protesta del Coordinamento nazionale 9 dicembre, al quale aderiscono varie realtà tra le quali associazioni legate al mondo degli autotrasportatori, agricoltori e imprenditori andrà avanti ad oltranza “in tutte le zone d’Italia andiamo avanti ad oltranza”: è quanto ha annunciato Mariano Ferro, leader del “Popolo dei Forconi”, che ieri sera aveva già lasciato intuire le sue posizioni in alcune dichiarazioni rilasciate nell’ambito del programma di attualità di Santoro, “Servizi Pubblico” andato in onda in prima serara su La7.
Per mercoledì prossimo, 18 dicembre, invece è stata fissata la data per la manifestazione a Roma: “Non sarà un corteo, ma un presidio fisso in un posto che concorderemo con la Questura”, ha sottolineato Ferro.
Ma sulla protesta proseguono le polemiche sopratutto riguardo alle parole pronunciate dal portavoce del movimento dei Forconi, Andrea Zunino in una intervista rilasciata a Repubblica: “Vogliamo le dimissioni del governo. Vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire. Non ho le prove. Ma penso che Hitler, che probabilmente era pazzo, si sia vendicato con l’antisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani. Personalmente non mi interessa”.
Ma non solo, come riporta Tmnews, Zunino si sarebbe detto islamico perché interessato al sufismo.
A questa dichiarazione si aggiunge anche la tanto sventolata espressione di “Marcia su Roma” che richiama palesemente quella di Benito Mussolini e di stampo “fascista”.
In merito a queste dichiarazioni si sono sollevate non solo le proteste di alcuni parlamentare di Sel durante l’informativa del ministro dell’interno Angelino Alfano ieri, ma anche dello stesso Alfano che ha evidenziato timori di “deriva ribellistica” della protesta.
Oggi, Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) ha definito le affermazioni di Zunino “deliranti sull’Italia schiava dei banchieri ebrei e le successive giustificazioni formulate da Zunino danno il senso di un disagio che si fa sempre più profondo e richiamano, senza alcun pudore e vergogna in chi le ha pronunciate, un periodo storico caratterizzato da morte, violenza, negazione dei diritti più elementari”.
“Zunino si alimenta dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti per offendere non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dell’ideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto l’intelligenza, la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il paese”, ha poi concluso in una nota il presidente delle dell’Unione delle comunità ebraiche Italiane.
Redazione
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