
Intervenendo al convegno intitolato “La Via maestra. L’Europa e il ruolo dell’Italia nel mondo”, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha sottolineato come nel nostro Paese sia in corso “una fase di sommovimento della scena politica italiana in cui non si parla quasi per nulla della politica estera”, per cui nel corso della prossima campagna elettorale “sarà arduo parlare” di tematiche specifiche come l’Europa.
Alla presentazione del volume, introdotta e moderata da Sarah Varetto, direttore di SkyTG24, sono intervenuti Ferdinando Nelli Feroci, Presidente dell’Istituto Affari Internazionali, Franco Venturini, editorialista del Corriere della Sera, Massimo D’Alema e Pier Ferdinando Casini, Presidente della Commissione Affari Esteri, Emigrazione del Senato. Proprio prendendo a prestito le parole del leader Udc, il presidente della Repubblica ha incentrato la seconda parte del suo intervento.
“Ha ragione Casini, non possiamo opporre l’euroretorica alle pulsioni antieuropee, ossia una rappresentazione acritica del processo” – ha detto infatti Napolitano – “Siamo d’accordo che questo è impossibile e sterile, dobbiamo dare una rappresentazione critica dell’europa e delle politiche anticrisi di questi anni per entare in sintonia con i sentimento profondi dell’elettorato”.
Il Capo dello Stato ha spiegato: “Ho preoccupazione per lo stato del dibattito in Italia e se questo libro può sollecitare qualcuno perchè si occupi più di Europa sarei soddisfatto”. Secondo Napolitano, c’è infine “il rischio di apparire improvvisamente indifferenti o negligenti rispetto al dovere di abbattimento del debito pubblico e alla necessità complessiva di rigore nei conti pubblici europei”.
Redazione online