Legge elettorale passa alla Camera, l’ok da Grasso e Boldrini

L'Aula della Camera dei Deputati (Foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Dopo che la commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato ieri il passaggio dell’esame della legge elettorale alla Camera dei Deputati, è arrivato in tarda serata anche il via libera dai presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini.

“I Presidenti dei due rami del Parlamento hanno preso atto della sussistenza di una maggioranza numerica di senatori e deputati (alla Camera anche il Gruppo Fratelli d’Italia) favorevoli al superamento del principio della priorità temporale, in forza del quale l’iter sarebbe dovuto proseguire al Senato”, si legge in un comunicato delle Camere. “Su tale presupposto i presidenti Grasso e Boldrini, nel definire l’intesa sul passaggio della materia elettorale alla Camera dei deputati, hanno allo stesso tempo convenuto sull’esigenza, anche ai fini di un’equilibrata condivisione dell’impegno riformatore, che il Senato abbia la priorità nell’esame dei progetti di legge di riforma costituzionale già presentati e preannunciati, in particolare quelli concernenti il superamento del bicameralismo paritario e per l’avvio di un più moderno ed efficiente bicameralismo differenziato“, conclude il comunicato.

Ero sicuro dell’intesa con Laura Boldrini nell’interesse del Paese: legge elettorale alla Camera e Riforme istituzionali al Senato”, ha scritto ieri sera in tweet il presidente del Senato Grasso, dopo l’incontro a Montecitorio con la presidente della Camera.

Ieri, lo spostamento della legge elettorale alla Camera è stato deciso in Commissione Affari costituzionali al Senato da una maggioranza composta da Pd, Sel e M5S, mentre hanno espresso parere contrario tutti gli altri partiti (Ncd, FI, Sc, PI, Lega, Gal). Il leghista Roberto Calderoli, padre del cosiddetto Porcellum (l’attuale legge elettorale dichiarata incostituzionale dalla Consulta) ha espresso forti critiche contro lo spostamento della legge alla Camera, definendola “una presa in giro”.

Riguardo all’opposizione del Nuovo centrodestra e del suo esponente Gaetano Quagliariello, Ministro delle Riforme, allo passaggio della legge da una Camera all’altra, il deputato del Pd, Roberto Giachetti, che da due mesi è in sciopero della fame per una nuova riforma elettorale, ha dichiarato: “A 24 ore da fiducia NCD e Quagliariello già minacciano crisi governo: guarda caso su l.elettorale. Non hanno capito che il verso è cambiato!”.

Redazione