Il Consiglio dei Ministri ha abolito oggi il finanziamento pubblico ai partiti. L’approvazione del relativo decreto è stata annunciata dal Ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello su twitter: “E’ una è andata: abolito il finanziamento pubblico ai partiti! Ora avanti con riduzione del numero dei parlamentari. Ecco i fatti“, ha scritto il ministro.
In mattinata era stato il premier Letta a dare l’annuncio, sempre via twitter, che il consiglio dei ministri di oggi avrebbe abolito il sistema dei rimborsi ai partiti politici.
Nella conferenza stampa che è seguita dopo la riunione del Consiglio dei Ministri, il presidente del Consiglio Letta ha spiegato: ”Quando il governo è nato tra le priorità aveva l’abolizione del finanziamento con una riforma e un nuovo sistema basato sulla volontarietà dei cittadini e indicammo entro fine anno il termine perché la riforma ha una fase transitoria e scavallando l’anno ci sarebbe stato un rinvio”. Il decreto sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti recepisce ”il testo della legge come approvato dalla Camera”, ha aggiunto Letta. Con la nuova normativa “assegniamo tutto il potere ai cittadini“, ha affermato il premier: “Il cittadino che vuole dare un contributo a un partito lo può fare attraverso il 2 per mille o con contribuzione volontaria”. Il sistema “non frega il cittadino”, ha sottolineato Letta, precisando che “l’inoptato rimane allo Stato”. Inoltre, viene introdotto anche “l’obbligo della certificazione esterna dei bilanci dei partiti politici“.”Questo meccanismo molto stringente renderà impossibile si torni agli scandali degli anni scorsi“, ha assicurato il Presidente del Consiglio.
Redazione