
Dopo gli scontri di ieri all’Università Sapienza di Roma, gli studenti si sono nuovamente ritrovati in Ateneo, dietro lo striscione “L’Università è di chi la vive, non di chi la distrugge”, e hanno prima occupato l’Aula Magna e l’ufficio del rettore Luigi Frati, per poi incontrare e discutere con alcuni docenti, e infine muoversi in corteo, imboccando Via De Lollis, dove è ubicato uno dei tanti studentati oggetto di occupazioni degli studenti negli ultimi mesi.
Chiara e decisa la richiesta principale degli studenti della Sapienza dopo quanto avvenuto ieri: “Crediamo sia fondamentale che il Rettore si assuma le sue responsabilità e venga riconosciuto per quello che è, il mandante delle violente cariche viste in mattinata. Chiediamo con forza le sue immediate dimissioni, nient’altro c’è da dire su chi riconosce nell’università un mero luogo di accumulazione, di profitto e che apre le porte alla privatizzazione e aziendalizzazione del sapere e della ricerca, oltre che alla polizia”.
Stesse richieste avanzate ieri da Alberto Campailla, portavoce di Link-Coordinamento Universitario: “E’ stata un’aggressione immotivata e violenta contro gli studenti che si erano radunati nell’Università. E’ un fatto di una gravità inaudita che reparti in tenuta antisommossa e camionette della Celere abbiano militarizzato totalmente l’Ateneo sferrando svariate cariche contro i manifestanti alcuni dei quali sono stati addirittura fermati e rilasciati dopo qualche ora. Chiediamo un’immediata assunzione di responsabilità da parte del Rettore della Sapienza Luigi Frati e dei vertici delle forze dell’ordine che ancora una volta hanno represso con estrema violenza la mobilitazione studentesca”.
Redazione online