
Proseguono ad oltranza i presidi e i blocchi del Movimento del 9 dicembre, promosso da varie realtà tra cui il Movimento dei Forconi.
Questa mattina si riscontri già dei disagi a Vicenza dove la tangenziale sud di è stata chiusa al traffico-
Al momento, secondo quanto riportano le agenze, ai presidi ci son ancora poche presenze e non si registrano blocchi ai caselli sulla A4 di Vicenza Ovest, Montecchio, Montebello e Soave.
Mentre alcuni manifestanti sono presenti in zona industriale a Padova, a Portogruaro, Marghera e Monselice.
Ieri nel Lazio un gruppo di manifestanti è partito da Latina con dei trattori alla volta di Roma: “Continueremo la protesta per il tempo che serve in maniera civile come abbiamo fatto fino ad ora. Il nostro obiettivo è mandare a casa questa classe politica che ha fatto il male dell’Italia”, ha annuciato ieri Calvani.
Intanto per oggi si attendono raduni in una dozzina di piazze italiane ai quali parteciperanno movimenti che spaziano dall’ultradestra di Forza Nuova agli antagonisti dei centri sociali. Tra questi come riporta Avvenire, ci saranno anche i Carc, i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo: “La crisi generale del capitalismo spinge tutti i settori delle masse popolari a mobilitarsi. Quelle mobilitazioni saranno via via più estese, capillari, contraddittorie e disordinate. Anziché condannarle, ai comunisti spetta il compito di rafforzarle, allargarle, coordinarle e orientarle”, sottolineano in una nota i Carc.
PROTESTA IMPREVEDIBILE– “Una protesta difficile, perché imprevedibile, non c’è un vero interlocutore della protesta, è un fritto misto di situazioni non interpretabili. Il livello di attenzione è molto alto”, è quanto ha rivelato al Messaggero, Armando Forgione, direttore del Servizio ordine pubblico del Viminale.
Secondo Forgione, “la connotazione è di destra, ma è molto frastagliata: Forza Nuova, Casa Pound, Fratelli d’Italia e Storace. A Torino erano presenti anche i centri sociali, come Askatasuna, che non avevano alcuna voglia di lasciare la piazza agli avversari. Sono stati tutti insieme nei presidi, ma non hanno effettuato alcuna azione comune, hanno agito ognuno in punti diversi della città”.
Insomma risetto alle altre manifestazioni di protesta, questa del movimento 9 dicembre sembra abbracciare le due ale estreme della politica.
E non solo. Forgione sottolinea che “la volontà è di tenere le acque agitate. Anche le proteste degli studenti dell’università La Sapienza rientrano in questa logica”.
Risepetto alla manifestazione a Roma, solo Daniele Calvani, l’agricoltore di Latina, che rappresenta il Coordinamento nazionale 9 dicembre si sarebbe presentato in Questura a Roma: “Ma è stata solo una visita per avere informazioni, nessuna comunicazione formale”, sostiene Forgione che spiega che ora le forze dell’ordine, comunque, hanno “cambiato approccio. Ora chi è destinato a fare ordine pubblico è molto preparato, non c’è più spazio all’improvvisazione”.
INCONTRO GOVERNO E TRASPORTOUNITO – Oggi alle 18.30, si svolgerà presso la Prefettura di Perugia, l’incontro convocato dal rappresentante del governo, Rocco Girlanda, con il Segretario Generale di Trasportounito, Maurizio Longo, che sarà accompagnato da una delegazione delle associazioni autonome che hanno partecipato al fermo nazionale della categoria.
Redazione