
La rivista scientifica ‘Nature’, in un editoriale, ha criticato la sentenza del Tar del 4 dicembre, che ha sospeso la Commissione di esperti che aveva bocciato il metodo Stamina, invitando inoltre il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin a porre fine a quello che viene definito “il fiasco delle staminali”, rendendo pubblici i protocolli “in nome dell’interesse pubblico”. Secondo la rivista, nel nostro Paese si potrebbero delineare casi come quelli del Messico e dell’Uganda, dove vengono somministrate cure costosissime ma inefficienti in pazienti in cerca di speranza.
Scrive ‘Nature’: “Il ministro dovrebbe sospendere il vincolo di segretezza cui i membri della commissione si erano impegnati. Ciascuno dovrebbe essere libero di pronunciare in pubblico la sua opinione di esperto. Come Nature e altri specialisti indipendenti hanno già più volte sottolineato, non ci sono evidenze che la terapia funzioni. Anzi, la sua somministrazione potrebbe essere pericolosa”.
Fa sentire la sua voce anche la nota ricercatrice Elena Cattaneo, da poco nominata senatrice a vita: “La Commissione Sanità ha preso l’iniziativa di un’indagine conoscitiva, che ora aspetta di essere approvata dal presidente Grasso. Occorre capire quali meccanismi di controllo sono saltati e puntellare meglio le istituzioni. Non possiamo rischiare che delle strategie, magari internazionali, pieghino il nostro governo a fare in Italia ciò che già si fa in Cina e Messico, dove le regole sono meno rigide e prodotti di non comprovata efficacia vengono pagati dal Sistema Sanitario Nazionale. Se l’operazione Stamina dovesse passare, la spesa pubblica toccherebbe i 4 miliardi di euro e il Sistema Sanitario Nazionale rischierebbe il default”.
Secondo la ricercatrice, “questi ciarlatani sanno che qualsiasi cosa iniettino, bene che vada viene disintegrata. E i giudici che autorizzano l’uso in un paziente di cellule provenienti da altri senza tenere conto del pericolo di rigetto dimostrano quanto spaventose siano le loro sentenze, che resteranno nella storia d’Italia per lo sfregio alla scienza, alla medicina, ai malati e all’intelligenza”.
Redazione online