Abruzzo: animalisti in difesa del Parco regionale Sirente-Velino

Petizione Animal Amnesty (screenshot avaaz.org)

Gli attivisti animalisti e ambientalisti di Animal Amnesty, protagonisti del blitz contro la Green Hill di Montechiari in cui salvarono i cani beagle dalla sperimentazione animale, sono di nuovo scesi in campo e questa volta per difendere il Parco regionale abruzzese Sirente-Velino per cui si sta decidendo su nuovi confini più restrittivi.

In 5 giorni, l’associazione no profit animalista ha raccolto 140mila firme per Sirente-Velino, registrando un record nazionale.
Secondo quanto riporta l’Ansa, la petizione ha riscosso un vero e proprio successo di firme online, contro le 300mila raccolte per l’allevamento nell’arco di un anno.

“Una mobilitazione così grande non si era mai vista”, dichiara Federica De Angelis di Animal Amnesty, che spiega che la petizione è finalizzata a salvare “quattromila ettari di fascia protetta a ridosso dei Comuni di Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio (L’Aquila) per creare una zona di caccia e per consentire alcuni progetti immobiliari”.

La petizion è ospitata sul portale Avaaz.org: “Sono arrivate firme da tutta Italia e anche dall’estero domani consegneremo 3.500 fogli di firme. Vedremo che posizione assumerà la Regioni, ma credo sarà difficile ignorare questa mobilitazione”, ha spiegato la responsabile dell’associazione giunta a Pescara alla vigilia della seduta del Consiglio regionale che domani dovrà discutere la riperimetrazione del Parco in base ad una proposta presentata dal Pdl.

Questa è solo l’ultima tappa di una protesta iniziata qualche mese fa. Già il 26 Luglio scorso, appresa la notizia che la proposta del consigliere Ricciuti sarebbe stata discussa in data 30 Luglio, Animal Amnesty ha lanciato una protesta on line: un invio massivo di mail agli indirizzi di posta elettronica dei consiglieri regionali aveva contribuito a far slittare la decisione sulla sorte del parco. avverte l’organizzazione.

Redazione

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