
A tre mesi dalla vittoria elettorale, è ufficialmente nato in Germania il terzo governo guidato da Angela Merkel; a porre fine alla lunga fase di gestazione, il referendum tra gli iscritti della Spd, che a larghissima maggioranza si sono detti favorevoli alla ‘grosse koalition’, l’equivalente in salsa tedesca del governo di larghe intese, peraltro già sperimentato tra il 2005 e il 2009. Saranno sei i ministri socialdemocratici che faranno parte della squadra, mentre alle Finanze c’è la riconferma di Wolfgang Schaeuble.
Tra i ministri socialdemocratici, c’è il loro leader Sigmar Gabriel, a cui è stata assegnata l’Economia. Torna poi agli Esteri Frank-Walter Steinmeier, che aveva già guidato il dicastero dal 2005 al 2009; ministro del lavoro è l’attuale segretaria della Spd, Andrea Nahles. Segretaria di Stato alla cancelleria per Migrazione e Integrazione è stata scelta la 46enne Aydan Oezoguz, di chiare origini turche. Gli altri due ministri socialdemocratici sono Manuela Schwesig alla Famiglia e Barbara Hendricks all’Ambiente.
Tre invece i ministri della Csu: Alexander Dobrindt, che andrà ai Trasporti e all’Infrastruttura digitale, Hans-Peter Friedrich, che dagli Interni passa all’Agricoltura, e Gerd Mueller, nominato ministro dello Sviluppo. Importantissima novità è la nomina, per la prima volta nella storia della Germania, di una donna a ministro della Difesa: si tratta di Ursula Von der Leyen della Cdu. Capo dell’Ufficio della Cancelleria diventa Peter Altmeier. Gli altri due ministri Cdu sono Johanna Wanka all’Istruzione e Monika Gruetters alla Cultura.
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