
Il prestigioso quotidiano francese Le Monde ha dedicato un’analisi al nuovo segretario del Partito Democratico Matteo Renzi in un articolo intitolato “Nel Partito democratico italiano, un estraneo in casa”.
Il giornalista francese corrispondente da Roma, Philippe Ridet inizia il suo articolo sottolineando che il sindaco di Firenze “non conosce neanche una strofa intera di Bandiera Rossa (…) Aveva appena 16 anni, nel 1991, quando il PCI, fondato 70 anni prima, si dissolse, e non è sicuro che l’evento lo abbia particolarmente segnato”.
“All’epoca da buon figlio di un amministratore locale della Democrazia cristiana fiorentina, moltiplicava le buone azioni con gli scout e alla bandiera rossa preferiva il gagliardetto della sua compagnia”, sottolinea Ridet che ricorda come almeno i predecessori di Renzi Walter Veltroni e Pierlugi Bersani, “consocevano le strofe di bandiera”.
“Eppure è proprio Renzi che ha stravinto le elezioni alla primarie che lo hanno portato alla poltrona della segreteria del Pd”, scrive Le Monde sostendeno che ottenendo il 68% delle preferenze alle primarie, Renzi ha “realizzato un delitto perfetto, come se, con le dovute proporzioni, Francois Bayrou avesse preso d’assalto il Partito socialista”.
Ovvero il giornale ha fatto un paragone tra il centrista Bayrou e il presidente socialista Francois Hollande.
Una piccola rivoluzione per Le Monde che aggiunge che Renzi è un “Cattolico, ammiratore di Tony Blair, per la terza via, e di Barack Obama, per le maniche arrotolate, Renzi ha fatto campagna giocandosi la carta della giovinezza contro la vecchia guardia, la freschezza contro i professionisti della politica, senza entrare nei dettagli di un programma. Golden boy della politica, per ora gli è riuscito tutto”, conclude l’inviato francese.
Redazione