
Spettacoli di colate laviche e lapilli incandescenti hanno caratterizzato il paesaggio della Sicilia orientale della zona etnea in corrispondenza del ventesimo parossismo vulcanico del 2013. Quest’anno di intensa attività per il celebre cono siciliano si è concluso con un evento importante che ha portato a eruzioni costanti dal cratere sud-orientale per un periodo complessivo di tre giorni.
Iniziando con scosse sismiche e boati, l’Etna ha annunciato sabato scorso la sua imminente attività stromboliana. Nelle ore successive alle prime avvisaglie si sono prodotte le prime colate e la conseguente colonna di fumo si è alzata iniziando ad arrecare i primi disagi per i cittadini e i turisti localizzati a Catania.
Il momento più critico è stato quello di ieri, giornata durante la quale l’aeroporto Fontanarosso è rimasto chiuso almeno per tutta la mattinata e anche a Comiso sono sopraggiunti diversi disguidi.
Oggi sembra che l’attività del vulcano sia ridotta ed è stata annunciata una riapertura semi-regolare del traffico aereo. In particolare sono stati diffusi comunicati da AirOne e da Alitalia, compagnie che hanno ritrattato quanto annunciato in precedenza ed hanno fatto sapere che i voli che dovevano essere dirottati a Comiso, potranno decollare tranquillamente da Fontanarossa.
Redazione online