Concluso il CdM, approvato decreto legge sull’emergenza carceri

Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri (Getty Images)

Reato di spaccio lieve, nuove norme sul braccialetto elettronico introduzione del garante per i detenuti, sostegno alle misure alternative: sono queste le novità più rilevanti introdotte dal decreto legge sull’emergenza carceraria voluto dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri e varato poco fa dal Consiglio dei Ministri. Proprio la Guardiasigilli ha evidenziato le novità più rilevanti del decreto: “L’uso del braccialetto elettronico sarà facilitato ma usato solo nei casi di detenzione domiciliare. Per i piccoli spacciatori l’istituzione del reato di spaccio lieve consente il recupero e la cura dei tossicodipendenti. In carcere il tossicodipendente non riceve le stesse cure che può ricevere nelle comunità”.

La Cancellieri ha invitato a non parlare di indulto, sostenendo che “non c’è nulla di automatico con questo decreto. Al giudice è data la facoltà di fare uscire delle persone con certi criteri, nei prossimi mesi ci potrebbe essere un’uscita scaglionata di 1.700 detenuti”. Nuove norme anche sull’identificazione dei detenuti stranieri, che rappresentano oggi circa un terzo della popolazione carceraria: “Mentre prima uscivano senza identificazione adesso ci sarà un sistema di ricognizione più efficace e il questore provvede all’espulsione. Questo potrebbe portare a espulsione di numerosi stranieri”.

Introdotta infine la figura del Garante nazionale per i detenuti, ispirata a quelle già esistenti a livello territoriale, con l’obiettivo di dare voce “a chi prima non aveva voce all’interno del carcere. E’ uno strumento di grandissima civiltà giuridica”, ha concluso la Cancellieri. Secondo il presidente del Consiglio Enrico Letta, questo provvedimento “è una prima importante risposta all’appello del capo dello Stato al Parlamento, che toccava un ventaglio di possibili interventi per cercare di calmare una situazione esplosiva che riguarda il sovraffollamento delle nostre carceri ed evitare interventi sanzionatori di organismi sovranazionali, che hanno messo l’Italia nella lista dei cattivi”.

Letta ha infine assicurato che “non ci sono in nessun modo elementi di pericolosità per i cittadini”. I nuovi provvedimenti sull’emergenza carceraria giungono nel giorno della tragedia del carcere Le Vallette di Torino e in seguito alle polemiche rispetto ad alcuni recenti decessi negli istituti di pena italiani da parte di tossicodipendenti, tra cui Federico Perna, detenuto 34enne morto a Poggioreale.

Redazione online