
Sta facendo discutere la battuta di Enrico Letta, che oggi – soffermandosi a parlare con alcuni dipendenti di Palazzo Chigi – ha sottolineato: “Nonostante molti fuori di qui non ci credessero, abbiamo mangiato il panettone e, se continuiamo a lavorare bene, contiamo di mangiarlo anche il prossimo anno”. La metafora calcistica solitamente riferita agli allenatori che riescono a conservare indenne la propria panchina a campionato in corso rileva quello che il premier sembra ritenere quasi scontato: la nuova maggioranza di governo terrà e non si andrà a votare prima del 2015.
L’intervento di Letta ha scatenato diverse reazioni polemiche, con il deputato forzista Daniele Capezzone che ha attaccato: “Letta si preoccupa del panettone suo e del Governo, anche per l’anno prossimo. Farebbe meglio a preoccuparsi del panettone degli italiani”. Critiche anche in un editoriale postato dal portale Globalist.it: “Fossimo in Letta mangiando il panettone, oggi, staremmo più attenti al retrogusto amaro dello spumante secco. La povertà è aumentata; le imprese falliscono a decine ogni giorno; il lavoro nero e precario è alle stelle; le pensioni arrancano; cinquantenni in ogni parte d’Italia rimasti senza lavoro, ogni giorno di più”.
Nel corso dell’incontro con i dipendenti di Palazzo Chigi, Enrico Letta ci ha tenuto a ringraziare tutto il personale per “lo sforzo profuso” in questi primi mesi di vita di un governo che secondo il suo Presidente del Consiglio non ammainerà bandiera tanto a breve.
Redazione online