Incontro bilaterale Ucraina- Russia: siglati accordi commerciali

Piazza Indipendenza, Kiev, manifestanti (Getty images)

Sono ancora giornate di proteste in Ucraina dove a Kiev, decine di migliaia di persone, tra le quali anche cortei di studenti, da domenica si sono di nuovo radunate in Piazza Indipendenza per protestate contro il governo e chiedere le dimissioni del Presidente, ma anche contro l’influenza della Russia sostenendo al contrario un avvicinamento all’Europa. Dal palco Vitali Klitschko l’ex pugile e leader del partito d’opposizione “Udar” ha sostenuto che “il 70% della popolazione ucraina vuole che il proprio Paese faccia parte della famiglia europea”, mentre è intervenuto anche il senatore statunitense John McCain che rivolgendosi ai manifestanti ha detto che “la vostra protesta pacifica sta ispirando il Paese e il mondo. L’Ucraina renderà migliore l’Europa, e l’Europa renderà migliore l’Ucraina. L’America è con voi”.

Oggi proseguono ancora i presidi a piazza Maidan in risposta al congelamento dei negoziati d’associazione con l’Unione europea, confermato ieri nell’ambito dei Consigli dei ministri degli esteri dell’Ue.

Il Presidente ucraino Viktor Yanukovich in visita a Mosca ha incontrato il suo omologo russo Vladimir Putin che, come riporta Euronews, nell’ambito di un incontro bilaterale tra i due paesi.
Da parte sua Putin intendeva convincere l’Ucraina ad entrare nell’Unione doganale di Russia, Bielorussia e Kazakhstan, una sorta di unione sovietica economica che Putin vuole lanciare nel 2015.
L’Ucraina ha con la Russia una consolidata “partnership strategica”, che va ulteriormente rafforzata, ha affermato Yanukovich incontrando Putin, sottolineando che “quello di oggi è un incontro in qualche misura strategico. Non ci dobbiamo fermare, ma la nostra partnership strategica dobbiamo continuare a svilupparla”.

Al termine del vertice bilaterale Russia-Ucraina, i due leader hanno firmato un accordo per eliminare gli ostacoli commerciali tra i due Paesi ma anche numerosi accordi in vari settori per rilanciare una cooperazione definita “strategica” come il prezzo del gas russo per Kiev che sarà ridotto dai circa 400 dollari attuali a 268,5 dollari per mille metri cubi.
Mosca accorderà a Kiev 15 miliardi di dollari investendoli in titoli di stato ucraini e che saranno prelevati dalle riserve russe accumulate con i proventi fiscali dall’export di energia: un’operazione che “tiene conto dei problemi dell’economia ucraina, che dipendono, come io ritengo, in buona parte dalla crisi finanziaria internaionale”, ha sottolineato Putin.

Sul tema di possibili pressioni russe sull’Ucraina, è intervenuto invece il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che ha negato categoricamente qualsiasi minaccia di sanzioni all’Ucraina: “Non abbiamo ricattato nessuno”, ha affermato Lavrov che perà sottolinea che “non stiamo parlando di sanzioni, stiamo semplicemente dicendo che saremmo tornati a normali relazioni commerciali con l’Ucraina o con qualsiasi altro paese che avesse scelto questa via” di avvicinamento all’Europa. Secondo il ministro degli esteri russo, la crisi in Ucraina dovrebbe essere discussa in un “formato tripartito”, ossia tra Kiev, Bruxelles e Mosca.

Redazione

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