
“Le lotte contro l’austerità non hanno frontiere”, questo lo striscione che apre il corteo partito da Piazza Esquilino e che raggiungerà l’occupazione dei richiedenti asilo di piazza Indipendenza, che dallo scorso 12 ottobre hanno preso uno spazio inutilizzato. Il corteo, partito poco dopo le 17.00, è composto non solo da migranti, ma anche e soprattutto da antagonisti e da militanti dei movimenti per il diritto all’abitare.
A causa della concomitante manifestazione del cosiddetto popolo dei ‘forconi’, i cui numeri sembrano addirittura inferiori rispetto a una protesta come questa dei migranti e dei movimenti per la casa passata inosservata da praticamente tutti i media, in un primo momento il corteo era stato negato, ma poi – sottolinea la rete di organizzatori – “la determinazione a voler manifestare in questa importante giornata globale di lotta per i diritti dei migranti e dei rifugiati ha portato ad un doppio risultato. Il primo riguarda l’agibilità dei manifestanti dentro un corteo inizialmente vietato, e la seconda l’incontro che il prefetto Pecoraro ha fissato per giovedì 19 in mattinata con i movimenti”.
Nel corteo, si vedono anche altri striscioni significativi come “La piazza è meticcia, libertà di movimento” e “Nessuno è illegale”. La mobilitazione di migranti e movimenti antagonisti nasce in concomitanza con la “International Migrants Day”, istituita dall’ONU il 4 dicembre del 2000, per ricordare la firma della Convenzione Internazionale per la protezione dei diritti al lavoro dei migranti e delle loro famiglie, ratificata il 18 dicembre 1990 dall’Assemblea Generale dell’Onu.
Redazione online