Scontri in Polonia, scarcerati gli ultimi 12 tifosi laziali

Tifosi biancocelesti a Varsavia (getty images)

Sono tornati in libertà anche gli ultimi dodici tifosi della Lazio anche in carcere a Varsavia, dopo esser stati fermati prima della partita contro il Legia Varsavia, lo scorso 28 novembre. In tutto erano stati 250 i tifosi biancocelesti fermati prima della partita di Europa League; di questi, una ventina erano stati trattenuti e successivamente messi a processo. Otto tifosi avevano patteggiato già la pena la scorsa settimana.

Secondo quanto riporta l’agenzia polacca Pap, il portavoce della procura di Varsavia, Przemyslaw Nowak, ha motivato il rilascio dei dodici tifosi laziali, sostenendo che tutti “hanno riconosciuto i fatti, hanno accettato pene di carcere con la condizionale e si sono impegnati a rispettare l’interdizione di non assistere a partite di squadre polacche”.

Per il rilascio dei tifosi laziali, si era spesa in prima persona il ministro Emma Bonino, che aveva replicato alla battuta del ministro dell’Interno polacco Barlomiej Sinkiewicz, secondo cui i tifosi laziali “sono dei banditi”, affermando che si trattava di “parole sconvenienti, in particolare per un ministro”. La Bonino aveva anche aggiunto: “La responsabilità è individuale, non si generalizza. La stessa polizia polacca ha parlato di manifestanti inconsapevoli. La verità è che c’erano sicuramente dei violenti. Ma sono stati presi e trattenuti per tre giorni anche manifestanti inconsapevoli, con testimonianze che abbiamo di trattamenti inadeguati, come peraltro succede in molti Paesi e anche da noi”.

Redazione online