Stamina: Cdm ok alla sperimentazione se ci sarà il via libera della nuova commissione scientifica

Cellula staminale (Getty Images)

Il Consiglio dei ministri che si è riunito ieri ha concordato di essere pronto ad attivare la sperimentazione del metodo Stamina se ci sarà il via libera della nuova commissione scientifica: aal termine della riunione, il Cdm ha sottolineato in una nota di essere “pienamente consapevole della sofferenza e della situazione in cui si trovano i malati e i loro familiari” e “si rende disponibile, nel rispetto della disciplina e dei protocolli vigenti, a indirizzare pazienti per i quali ne sussistano i requisiti e che ne facciano richiesta verso cure compassionevoli già riconosciute e autorizzate in Italia”.
Il Cdm ha anche espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla ministra Lorenzin, la quale riferirà sul caso in Parlamento nei prossimi giorni.
Come riporta Tmnews, la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha infatti riferito ieri in Consiglio dei Ministri e illustrato le iniziative intraprese, ricordando tra l’altro che in attuazione dell’articolo 2 comma 2 bis del DL n. 24 del 2013, convertito con modificazioni dalla legge n.57 del 2013, il ministero della Salute ha promosso la sperimentazione finalizzata a valutare la sicurezza e l’efficacia del trattamento “Stamina”, a base di cellule staminali mesenchimali.

Il comitato scientifico, composto dai vertici dell’Istituto superiore di sanità, dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e dal Centro Nazionale Trapianti (Cnt) ma anche da esperti nazionali della materia aveva stabilito che il metodo Stamina può comportare “potenziali rischi” per i pazienti e non presenta i necessari requisiti di originalità e scientificità e di ripetibilità del trattamento.
Il parere fu sottoposto all’avvocatura generale dello Stato alla quale il ministero della Salute aveva chiesto se la sperimentazione potesse proseguire. Il 26 settembre 2013, l’avvocatura aveva comunicato che la sperimentazione non avrebbe potuto essere proseguita. Un provvedimento che è stato poi sospeso dal Tar del Lazio,con un’ordinanza del 4 dicembre 2013 accogliendo l’istanza cautelare della Fondazione Stamina.

Dopo l’ordinanza del Tar, il ministero della Salute aveva annunciato una nuova commissione di esperti per valutare il riavvio della sperimentazione mediante la nomina di un nuovo comitato scientifico.

Ieri davanti a Palazzo Chigi, in attesa del Cdm, si è svolta una manifestazione pro stamina: nella mattinata alcuni manifestanti hanno bloccato anche il traffico in via del corso, mentre nel pomeriggio alcuni malati di Sla, sulla sedia a rotelle, si sono infilati degli aghi per trasfusione nelle braccia e hanno minacciato di tagliarsi le vene e di dissanguarsi in strada se il governo non darà risposte alle loro richieste. Azioni che testimoniano la disperazione ma anche la speranza rivolta ad un tentativo di curarsi con la sperimentazione del metodo ideato dal professore Davide Vannoni.

Redazione

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