L’Ecofin, il Consiglio dell’Unione europea che raccoglie i ministri dell’Economia e delle Finanze di tutti i 28 Paesi della Ue, ha raggiunto nella notte a Bruxelles un accordo sull’Unione bancaria. Dopo più di 12 ore di negoziati, i ministri delle finanze europei hanno finlamente trovato l’intesa per mettere a punto un meccanismo di fallimento controllato per le banche in difficoltà.
Il Ministro delle Finanze italiano, Fabrizio Saccomanni, ha parlato di risultato “storico“: è stato “sventato il rischio di una nuova Lehman Brothers”, ha spiegato. “E’ una giornata memorabile”, gli ha fatto eco il Commissario europeo al Mercato interno, Michel Barnier. Si tratta di “un cambiamento rivoluzionario nel settore finanziario“, ha sottolineato Barnier: “Finisce l’era dei salvataggi bancari massicci e dei conti pagati dai contribuenti”. L’accordo “porterà stabilità finanziaria e migliori condizioni di finanziamento all’economia reale“, ha aggiunto il commissario europeo.
L’accordo prevede la creazione di un meccanismo unico di risoluzione (SRM), che partirà dal 2015 e avrà il compito di gestire il fallimento delle banche nella zona euro senza impatto sulle finanze degli Stati. Il meccanismo si applicherà direttamente alle 130 banche più grandi dell’eurozona e anche alle banche transfrontaliere.Verrà istituito un apposito Consiglio per la risoluzione con il compito di decidere se una banca in difficoltà dovrà essere liquidata o ricapitalizzata. Si prevede inoltre la creazione di un fondo unico che sarà destinato alla gestione del fallimento delle banche o a finanziarne i costi di ristrutturazione.
L’accordo ‘generale’ raggiunto nella notte dall’Ecofinè la seconda tappa sulla strada dell’Unione bancaria europea, dopo l’introduzione della supervisione unica da parte della Bce, e siamo ancora solo a metà del cammino: ora l’accordo dovrà passare al vaglio del Parlamento europeo e poi tornare nuovamente all’Ecofin.
Redazione