
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha parlato oggi all’Assemblea annuale degli ambasciatori italiani presso la Farnesina. Introdotto da Emma Bonino, il Capo dello Stato ha parlato ai diplomatici ed effettuato un breve discorso durante il quale è tornato sui temi dell’integrazione europea e dell’azione in ambito di Esteri dell’attuale governo.
“Volgere lo sguardo” all’Europa, questo il primo monito di Napolitano che ha invitato ad effettuare un costante “richiamo ai principi fondanti del percorso d’integrazione”. L’obiettivo di un’Italia più forte in un’europa più integrata non è sgombro d’insidie”, ha continuato l’inquilino del Quirinale, nominando la crisi economica, i difficili percorsi di aggregazione che i paesi membri devono compiere e le spinte anti-europeiste che popolano il panorama politico italiano e internazionale.
Parlando delle elezioni con le quali in primavera si designeranno i componenti del nuovo Parlamento Europeo, il Capo dello Stato ha affermato: “Le prossime elezioni europee devono essere occasione di dialogo, di impulso alla riflessione dei cittadini chiamati ad esprimersi sul futuro dell’Europa”. La posta in gioco nelle elezioni che si terranno nel 2014, ha continuato Napolitano riagganciandosi al discorso fatto nella stessa sede da Enrico Letta, sta nel segnare un chiaro spartiacque tra una legislatura condizionata dal principio rigore e una legislatura che badi alla crescita.
Il Presidente, proprio nel tentativo di alimentare quell’immaginario europeista tanto necessario, a suo dire, per stimolare una nuova fiducia dei cittadini verso l’UE, Napolitano ha citato Luigi Einaudi che all’inizio del percorso d’integrazione aveva detto: “L’italia deve essere pronta a fare sacrificio di una parte della propria sovranità”.
Riscoprire le ragioni storiche dell’integrazione europea e metterle in sintonia con le esigenze imposte dall’attualità: questa la richiesta sostanziale di Napolitano che, a proposito di necessità contingenti, ha ricordato la strage di Lampedusa augurandosi che questa sia simbolo dell’impegno umanitario italiano ed europeo.
Napolitano si è poi lasciato andare ad un elogio della componente diplomatica che ruota attorno alla Farnesina. “Valore aggiunto che potete garantire alla crescita del Paese. Negli ultimi anni abbiamo potuto assistere al successo dei vostri sforzi diplomatici”, così il Capo dello Stato rivolgendosi agli ambasciatori presenti.
Redazione online