Rapporto Datagate: esperti suggeriscono nuovi limiti al programma di spionaggio Nsa

Flashmob contro il Datagate (SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images)

La Casa Bianca ha pubblicato sul suo sito il rapporto sulla riforma delle pratiche di spionaggio della National Security Agency (Nsa) commissionato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama a cinque esperti di intelligence dopo lo scoppio dello scandalo Datagate, in seguito alle rivelazioni fatte dall’informatico Edward Snowden.

Il rapporto che contiene una serie di misure e raccomandazioni sarà ora valutato dall’amministrazione, sottolinea il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney che spiega che il presidente dovrà valutare tutte le opzioni assieme a degli esperti. Tuttavia, come riporta Tmnews, gli osservatori si chiedono se Obama farà pressioni sul Congresso oppure se il rapporto resterà senza seguito.

Il rapporto arriva all’indomani di una decisione del tribunale federale di Dc che ha stabilito che la raccolta dati fatta dall’agenzia è incostituzionale e che con molte probabilità la questione arriverà fino alla Corte suprema.

Gli esperti non chiedono d’interrompere il programma della Nsa ma indicano una serie di 46 raccomandazioni attraverso le quali impostare una nuova legge con la quale garantire la sicurezza degli Stati Uniti e dei Paesi alleati ma allo stesso tempo rispetti la privacy dei cittadini americani e delle altre nazioni.

Tra le raccomandazioni contenute nel rapporto:
– Il divieto della raccolta sistematica delle registrazioni di telefonate e di meta-dati, mentre potrà continuare a richiedere parti di esse alle compagnie private che gestiscono il traffico.
– Porre un limite alla raccolta “eccessiva” di dati.
– Messa al bando delle “backdoors”, ovvero le porte attraverso le quali la Nsa sarebbe entrata negli archivi di Google e Yahoo!;
– Maggiore trasparenza: il governo dovrà rendere pubblico il numero di richieste inoltrate dalla Nsa alle aziende che gestiscono i dati telefonici e sul web.
– Rispetto ai Paesi esteri, l’intelligence americana deve rispettare la privacy anche dei cittadini stranieri e viene consigliato al governo Usa di fare un patto sulla sorveglianza con i più stretti alleati.
– Riforma interna all’agenzia: il direttore della Nsa (oggi il generale Keith B. Alexander) dovrà venire confermato dal Senato e potrà essere anche un civile (oggi questa posizione può essere occupata solo da militari). In più si prevede la presenza di una commissione privacy interna che monitori il rispetto della legge.
– Infine, il rapporto sottolinea che la Nsa deve distinguere le operazione tra offensive e difensive nella raccolta dei dati.

Redazione

LEGGI ANCHE:
Datagate: programma di spionaggio potrebbe violare la Costituzione americana