Lampedusa, video choc: Medici Senza Frontiere pronta a fornire assistenza agli immigrati

Il video trasmesso dal TG2 (screenshot Youtube)

Medici Senza Frontiere (MSF) commentando le immagini scandalose sul trattamento degli immigrati nel Centro di Prima accoglienza e soccorso di Lampedusa ha scritto in una nota di dare la propria disponibilità a fornire assistenza medica sull’isola: “Il centro di primo soccorso e accoglienza per migranti e richiedenti asilo sull’isola di Lampedusa deve essere immediatamente chiuso per consentire un radicale miglioramento delle condizioni, in modo che vengano rispettati gli standard minimi di accoglienza e dignità umana”, Loris De Filippi, presidente di MSF Italia.

“Le nostre équipe hanno visitato il centro regolarmente nel corso degli ultimi mesi. Ogni volta, abbiamo costatato il sovraffollamento della struttura, con persone costrette a dormire all’aperto, una mancanza di rispetto della privacy dei pazienti visitati, docce e servizi igienici insufficienti, comportamenti scorretti da parte dei membri del personale, e periodi di soggiorno troppo lunghi in un centro assolutamente inadatto”, prosegue De Filippo sostenendo che “il Centro di Lampedusa dovrebbe ospitare un massimo di 240 persone, ma il numero supera spesso la capacità prevista. Il Centro è stato progettato per garantire accoglienza e fornire primo soccorso e rifugio ai migranti appena arrivati per sole 48 ore. Nella sua condizione attuale, il Centro non può soddisfare questo obiettivo. In termini di assistenza sanitaria, i servizi medici – che dovrebbero essere affidati al Ministero della Salute – sono forniti, in maniera del tutto inadeguata, da una società privata”.

“MSF chiede con forza che le persone nel Centro vengano trasferite in luoghi più adeguati o (temporaneamente) sull’isola di Lampedusa, per esempio in alberghi o in un altro centro, o in altri centri in Sicilia o sul continente. Le équipe mediche di MSF a Lampedusa sono pronte a fornire assistenza medica di emergenza immediata per i migranti e i richiedenti asilo durante e dopo il loro trasferimento. MSF è anche disposta a fornire assistenza medica al centro una volta rinnovato e portato a uno standard accettabile, affinché torni a essere un vero e proprio centro di transito, dove le persone non rimangano per più di 48 ore”, aggiunge De Filippi.

All’indomani della diffusione del video sul Tg2, MSF aveva scritto di manifestare “tutta la sua indignazione per un comportamento che non ha nulla a che vedere con una procedura sanitaria standard. MSF ha ripetutamente denunciato le condizioni del Centro senza che vi fossero interventi sostanziali e repentini per migliorare le condizioni vergognose in cui versano le persone che vi sono ospitate” lanciando poi un’appello “anche a Praesidium, progetto dell’Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR) in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), la Croce Rossa Italiana (CRI) e Save the Children Italia, affinché vigili in maniera più attiva sul Centro di Lampedusa in modo che episodi del genere non si ripetano più”.

Redazione

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