
L’Aula di Montecitorio si è espressa poco fa in maniera favorevole rispetto alla fiducia posta dal governo, e annunciata ieri dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, sul testo della legge di stabilità licenziato dalla Commissione Bilancio della Camera. Hanno votato sì in 350, no in 196; un solo deputato si è astenuto. Si passa ora all’esame degli odg, poi al voto finale vero e proprio, previsto in serata. Lunedì prossimo alle 15, infine, il terzo e definito passaggio al Senato.
Nel corso della conferenza stampa da Bruxelles, dove ha partecipato ai lavori del Consiglio europeo, in tarda mattinata il premier Enrico Letta si era espresso sulla legge di stabilitò, affermando: “Vedo che rispetto a questa legge di stabilità ognuno si è caricato di aspettative che in questa legge non possono portare tutte a un risultato. Io mi assumo la responsabilità della prudenza del buon padre di famiglia perché so che fare scelte che siano imprudenti è un errore”.
Tra le novità più importanti introdotte nel corso dell’esame della legge di stabilità a Montecitorio, l’eliminazione dell’obbligo di partita Iva per l’e-commerce nella cosiddetta Google tax. Approvati anche emendamenti che riguardano l’aumento dell’imposta di bollo per i depositi titoli delle imprese, gli incentivi alla stabilizzazione dei precari dei call center e lo stanziamento di 50 milioni per i contratti di solidarietà.
Novità sono state introdotte anche nel sistema pensionistico, con l’aumento della rivalutazione che passa dal 90 al 95% per gli assegni fino a quattro volte la minima, mentre per pensioni cinque volte la minima, la rivalutazione è del 50%. Introdotto anche il contributo di solidarietà sulle cosiddette ‘pensioni d’oro’.
Redazione online